Il candidato sindaco Fabio Carini, sostenuto dalla lista apartitica Startup Trieste, lancia l’idea di una nuova destinazione per l’ex casa di riposo comunale Don Marzari sull’altipiano carsico, attualmente in disuso, per trasformarla in un centro dove anziani e giovani possano incontrarsi, creare progetti e iniziative condividendo le reciproche competenze ed esperienze.

Carini ha raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini sulla vicenda che riguarda la struttura di Borgo San Nazario, una palazzina da 15mila metri quadrati, con vari livelli, e un giardino da 5mila metri quadrati, tutto inutilizzato e meta anche di vandali. «Siamo una delle città d’Italia con il maggior numero di anziani e abbiamo una casa di riposo comunale enorme, immersa nel verde, chiusa e abbandonata con molte attrezzature ancora all’interno da quasi dieci anni. Una vergogna». 

«Si tratta di uno dei tanti beni pubblici abbandonati a Trieste, ma questo – sottolinea Carini colpisce in particolare per le dimensioni, per le potenzialità, ma anche per la funzionalità che potrebbe avere in una città dove il numero degli anziani è molto elevato».

Costruita tra gli anni ’50 e ’60 dall’ Opera per l’Assistenza ai Profughi Giuliani e Dalmati per fini assistenziali, è stata poi convertita in casa di riposo fino al 2007. Di proprietà del Comune di Trieste, apparteneva precedentemente dalla Regione.  Nel corso degli anni si è parlato di ipotesi di trasformazione dell’immobile o di vendita, ma in realtà niente di concreto finora è stato fatto, visto che tuttora l’ex casa di riposo è vuota.

«Sembra incredibile che in tanti anni non sia stato possibile prevedere interventi per una sua sistemazione, conversione o almeno una manutenzione e un controllo puntuali. Sappiamo inoltre che al suo interno sono rimaste attrezzature come letti, mobili, strutture per anziani e disabili, che potevano sicuramente essere donate o riutilizzate. Spreco che si aggiunge allo spreco».

Carini lancia la proposta di trasformare la Don Marzari in un grande punto di ritrovo per iniziative ed eventi di incontro tra anziani e giovani, dove possano trovare spazi adeguati, da poter usufruire in libertà.

«Se in tanti anni non si è riusciti a trovare un acquirente o qualcuno che possa riprendere in mano la casa di riposo, perché non destinarla ad un uso completamente diverso? Penso a un centro dove possano sviluppare idee, progetti, imprenditoria, ma anche eventi, un grande laboratorio creativo, dato dal Comune in uso gratuito. E’ un edificio che si può ancora recuperare, se ci si muove in tempi brevi, prima che diventi uno dei tanti ruderi che purtroppo sono abbandonati al loro destino in diverse zone della città».