Nuovo centro commerciale a Muggia, M5S: «Corsa ad accaparrarsi le autorizzazioni a costruire»
«Continueremo a difendere i piccoli commercianti e il nostro territorio. È grave che il Consiglio comunale di Muggia qualche giorno fa abbia votato la variante al Piano di Settore del Commercio per realizzare un ulteriore centro commerciale a Muggia». È netta la contrarietà del MoVimento 5 Stelle in merito alla realizzazione di un nuovo centro commerciale che dovrebbe sorgere a poche centinaia di metri dalle strutture già esistenti del Montedoro e Arcobaleno.
«I pochi commercianti rimasti in centro a Muggia si dicono già oggi in serie difficoltà e rischiano di dover chiudere i battenti se si realizza un ulteriore centro commerciale. L’impressione - afferma il candidato sindaco del M5S Emanuele Romano - è che ci sia una corsa ad accaparrarsi le autorizzazioni a costruire prima che arrivino quelli del MoVimento 5 Stelle a tutelare il territorio».
«Nel 2014 con l’adozione del Piano Regolatore Generale Comunale comparve a Rabuiese la possibilità di realizzare una maxi struttura di vendita da 36.294 metri cubi. Come Amici di Beppe Grillo Muggia presentammo un’osservazione al Comune chiedendo lo stralcio di quell’opera e la tutela degli spazi ancora verdi. La nostra osservazione – ricorda Emanuele Romano - fu respinta dal Consiglio comunale, con il solo voto contrario del consigliere Longo».
«Grazie al dialogo con i residenti abbiamo idee concrete per valorizzare il tessuto commerciale esistente, che si sposano con la tutela della salute, della cultura e del turismo. Il nostro impegno è quello di realizzare queste idee, alcune delle quali sono presenti nel Programma che sarà presentato a breve ai cittadini».
«Tutto questo sta accadendo a causa della giunta Serracchiani che non ha mai voluto recepire a livello regionale una norma presente nel decreto Salva Italia del 2011 che permetterebbe a Regioni e Comuni di porre un freno alle autorizzazioni di nuovi centri commerciali, qualora la loro apertura o il loro ampliamento finisca per comportare problemi per la salute, per i lavoratori, l'ambiente o i beni culturali. Purtroppo – conclude il candidato sindaco del M5S - è anche vero che nel caso di Muggia l’attuale amministrazione di centrosinistra sembra ben favorevole alla realizzazione di questa ennesima opera inutile. Molto probabilmente vuole usufruire degli oneri di costruzioni per nuove opere da sbandierare in campagna elettorale».
Art. 31 (DL 201/2011 SALVA ITALIA)
comma 2. Secondo la disciplina dell'Unione Europea e nazionale in materia di concorrenza, liberta' di stabilimento e libera prestazione di servizi, costituisce principio generale dell'ordinamento nazionale la liberta' di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell'ambiente e dei beni culturali. Le Regioni e gli enti locali adeguano i propri ordinamenti alle prescrizioni del presente comma entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.