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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Amministrative 2016, Trieste Cambia: «Dipiazza minestra riscaldata, tanto fumo e poco arrosto»

Dopo essere stato eletto sindaco nel 2001 e aver amministrato la città fino al 2011, Dipiazza ha promesso di tutto: a) la chiusura della Ferriera, b) il rilancio economico e turistico della città, c) il recupero del Porto Vecchio, d) un piano regolatore proiettato nel futuro. Ha perfino promesso di trasformare Trieste, parole testuali, nella “Montecarlo dell'Adriatico!

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Ho letto ieri, stupito e divertito allo stesso tempo, l'intervista del consigliere regionale Dipiazza ora forse candidato sindaco. Che scrivere? Il solito mix di propaganda e "ciacole" sostenuto da un esagerato livello di presunzione e vanità senza limiti.

Dopo essere stato eletto sindaco nel 2001 e aver amministrato la città fino al 2011, Dipiazza ha promesso di tutto: a) la chiusura della Ferriera, b) il rilancio economico e turistico della città, c) il recupero del Porto Vecchio, d) un piano regolatore proiettato nel futuro. Ha perfino promesso di trasformare Trieste, parole testuali, nella "Montecarlo dell'Adriatico! Chissà poi, se a proposito di crociere, si ricorda del protocollo firmato nel 2008 con il sindaco di Venezia Cacciari. Le ricordiamo ancora tutti quelle parole annunciate in consiglio comunale a Trieste.

Parole che hanno illuso molti, promesse solenni alle quali però non è seguito mai nulla se non nuove parole e promesse. Niente di tutto ciò è stato mai realizzato, la città ha perso di fatto 10 anni e ci siamo trovati nel 2011 nel vortice della crisi economica più dura del dopoguerra, una crisi che ha colpito con forza il paese e di conseguenza anche la nostra città. In questi anni l'amministrazione Cosolini ha lavorato con impegno e senza sosta, evidenziando la sostanza delle cose fatte senza illudere nessuno e senza trasformare i reali e verificabili cambiamenti in magnificenze extragalattiche, come ha fatto invece e continua a fare il... Forse candidato sindaco Dipiazza.

Per quanto riguardo la Ferriera di Servola, Dipiazza dimostra solo di aver raccontanto balle per anni; cosa che, a dirla tutta, sapevamo da un pezzo. Fa bene Dipiazza a dire "non entrerò mai nel discorso Ferriera" dato che per 10 anni ha promesso di chiudere l'impianto siderurgico di Servola, speculando politicamente in modo vile su lavoratori e cittadini quando ne aveva bisogno, senza però mai fare nulla di concreto. La verità è che Dipiazza sulla Ferriera non è in grado dire nulla e, anche potendo, non vuole prendere nessuna posizione, perchè tutto quello che dice è orientato solo alla sola ricerca del consenso elettorale: l'ambiente, il lavoro, lo sviluppo economico-occupazionale non fanno parte delle sue priorità. Decarli 2

L'intervista rilasciata ieri dà la misura della sua presunzione e vanità. Dichiara "faccio un assessorato per i fondi comunitari che stia là a recuperare risorse"... Bruxelles è pronta ad elargire, attendeva solo Dipiazza! La perla però arriva solo alla fine. Interpellato dal giornalista sul suo passaggio a NCD, risponde "se tra qualche mese torna il caos dei profughi io telefono a un ministro che si chiama Alfano e mi risolve il problema". Se non fosse un problema drammatico, ci sarebbe da ridere. Per Dipiazza il problema dei profughi si risolve con una telefonata?

Queste battute non fanno più ridere, la situazione è molto complessa e ad una persona che si candida ad amministrare la cosa pubblica si chiede almeno il buon gusto di non prendere per i fondelli i cittadini. Men che meno in modo così sfacciato e volgare. Va detto che, il buon gusto, in realtà non l'ha mai avuto e l'intervista ne è la riprova.

A quanto pare, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Dipiazza appartiene degnamente a quella stagione politica di piazzisti e venditori di fumo che speravamo di aver superato. Non so con quali triestini abbia parlato e non so chi abbia chiesto a Dipiazza di tornare, so però che nessuno a Trieste ha voglia di continuare a farsi prendere in giro dopo aver subito per 10 anni la sua incessante produzione di chiacchiere, chiacchiere e nient'altro che chiacchiere.

Dato che ritengo l'amministrazione della città una cosa seria, mi riprometto di ricordare all'attuale consigliere regionale Dipiazza e forse candidato sindaco, i suoi illusionistici annunci passati. Per me è una questione morale.

Infine un'ultima nota. Probabilmente nella foga di proporsi come sindaco, si sarà dimenticato, tra le tante cose, di annunciare anche la sua partecipazione alla manifestazione del "Family Day"?

Roberto Decarli

Consigliere Comunale

Vice Presidente Trieste Cambia

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