Ferriera, Battista (Aut): «Studio per stabilire correlazione tra inquinamento e rischio sanitario»

«Con quattro mesi di ritardo dalla comunicazione di possibile pericolo da parte dell’autorità sanitaria, il sindaco ha finalmente sancito un primo dato incontrovertibile: la Ferriera inquina, e le sue emissioni vanno fermate. Il tetto di 34.000 tonnellate non si può definire una scelta coraggiosa, ma un primo timido barlume di buonsenso. Ora c’è da fare un passo successivo, ossia stabilire la correlazione tra inquinamento e rischio sanitario: il sindaco e la ASL si prenderebbero la responsabilità di affermare, dati alla mano, che non esiste alcun sanitario per i cittadini di Trieste?»

Così il senatore Lorenzo Battista, membro del gruppo parlamentare ‘Per le Autonomie’, commenta la decisione presa dal sindaco di Trieste Roberto Cosolini sulla limitazione delle emissioni in atmosfera prodotte dall’impianto siderurgico. 

«Con le analisi condotte dalla dottoressa Gatti – prosegue il senatore -  abbiamo dimostrato un nesso tra le polveri raccolte a Servola, che contengono nanoparticelle potenzialmente cancerogene,  e la produzione di ghisa, individuando una probabile fonte di rischio sanitario. Rovesciamo ora l’onere della prova: Siderurgica Triestina, Arvedi, il sindaco, l’ Azienda per l’assistenza sanitaria, se la sentono di escludere il pericolo?  Chiedo quindi al sindaco – insiste Battista - di istituire al più presto un osservatorio epidemiologico permanente, per lo screening ed il monitoraggio della malattie tumorali legate all'inquinamento nel comune di Trieste, calcolando anche i decessi, disaggregati per parti della città. In secondo luogo – conclude il senatore triestino – è fondamentale iniziare e concludere in tempi brevi l'analisi dei di campioni significativi dei suoli, come annunciato dall'assessore Laureni».