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Ferriera, Bertoni (M5S): «Sospendere attività con immissioni acustiche fuori norma»

«Ad oggi è il sindaco ad essere inottemperante, non avendo dato seguito ad un impegno preso formalmente con il Consiglio comunale della città»

Il MoVimento 5 Stelle di Trieste è da sempre contrario all'area a caldo della Ferriera di Servola, come palesato in questi anni di battaglie in Consiglio comunale e fuori. «Abbiamo organizzato un convegno che ha portato esperti del settore ad analizzare l'insostenibile situazione ambientale degli impianti di Servola e abbiamo formulato proposte per il reimpiego dei lavoratori una volta che l'area a caldo sia dismessa» dice la portavoce del M5S Cristina Bertoni, che continua così: «Siamo riusciti anche a fare approvare da tutto il Consiglio una mozione urgente, a luglio 2017, che impegnava il sindaco ad emettere un'ordinanza sindacale per sospendere la produzione dell'area a caldo in funzione delle inottemperanze di Arvedi, ma ad oggi – più di un anno dopo – è il sindaco ad essere inottemperante, non avendo dato seguito ad un impegno preso formalmente con il Consiglio comunale della città».

Situazione acustica insostenibile

La consigliera M5S prosegue poi: «Polveri ed emissioni di gas non sono le uniche emissioni inquinanti della Ferriera: anche la situazione acustica è da tempo insostenibile per gli abitanti della zona di Servola, con certificati e ripetuti sforamenti rispetto ai limiti di legge. Queste condizioni mettono a repentaglio la salute ed il benessere psico-fisico dei cittadini, che hanno difficoltà a dormire e soffrono i rumori molesti e le continue vibrazioni provenienti dagli impianti. Il tutto mentre il nostro Comune non ha ancora definito il piano di classificazione acustica della città che doveva essere invece pronto entro il 2014».

Il piano di classificazione acustica

La pentastellata fa poi una considerazione sulle recenti normative approvate in materia di inquinamento acustico: «Fino a un anno fa la Siderurgica Triestina poteva invocare la mancanza del piano di classificazione acustica come pretesto per non dare seguito alle misure di mitigazione del rumore prodotto. Ma con un recente aggiornamento della normativa in materia il piano di classificazione acustica, apparentemente, non è più necessario e l'impianto inquinante deve provvedere comunque alle misure di mitigazione per riportare le immissioni acustiche sotto i limiti di legge».

La mozione urgente

«Sulla base di questa situazione - continua Bertoni - presenterò in Consiglio una mozione urgente che chiede al sindaco di ordinare la sospensione delle attività dell'impianto che causano le immissioni sonore fuori norma registrate da ARPA nel 2015 e nel 2017. Anche a livello strettamente legale le più recenti sentenze in materia di danno biologico derivante dall'esposizione al rumore motivano l'urgenza del provvedimento. Vedremo quindi se il sindaco Dipiazza si lascia intimorire dalle neanche troppo velate minacce giudiziarie di Arvedi, oppure se troverà il coraggio di fare il suo dovere, cioè di difendere la salute dei suoi cittadini». In ogni caso, conclude la portavoce pentastellata, «martedì 11 alle ore 9 ho convocato una Commissione Trasparenza, che si occuperà del problema. I cittadini che vogliono farmi pervenire segnalazioni in merito possono contattarmi all'indirizzo email cristina.bertoni@comune.trieste.it».

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