rotate-mobile
Politica

«Non sia la Regione a gestire il porto, sì a Trieste autonoma»

Lo rileva in una nota Paolo Rovis, capogruppo PDl in Consiglio comunale: « No ai solitari blitz in Senato, si a un ragionamento condiviso per una Trieste città-porto autonoma e più competitiva»

Forti perplessità, in linea con quelle degli operatori portuali, vengono espresse da Paolo Rovis, capogruppo PDL nel capoluogo del FVG, sull'ipotesi, avanzata dal senatore Francesco Russo, di affidare alla guida regionale il Porto di Trieste e altre infrastrutture del Friuli Venezia Giulia.

«Si potrebbero invece - ha proposto Rovis - prendere due piccioni con una fava, rivedendo l'inadeguata riforma degli Enti Locali della giunta Serracchiani e, al contempo, pensare a un assetto speciale per Trieste, proprio in funzione del suo Porto».

«In pratica - continua Rovis, è il rilancio della storica richiesta di autonomia amministrativa per la città giuliana, ma questa volta con qualche opportunità in più: l'abolizione delle Province e la contestuale stagione delle riforme istituzionali, inclusa quella annunciata dal Governo sui Porti, potrebbero costituire terreno più fertile rispetto al passato per un percorso verso un modello virtuoso di gestione del rovis fb-2territorio».

«Ad esempio, - ha ipotizzato Rovis - quello della città-porto di Amburgo, dove sono il sindaco e gli eletti del territorio a gestire, in modo omogeneo e sinergico, sia l'area urbana che lo scalo portuale. Autonomi e quindi forti».

L'invito di Rovis è rivolto al Governo, al presidente della Regione, al sindaco e ai parlamentari triestini. «Cominciamo un ragionamento insieme a partire da qui, da Trieste. No ai solitari blitz in Senato, si a un ragionamento condiviso per una Trieste città-porto autonoma e più competitiva».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Non sia la Regione a gestire il porto, sì a Trieste autonoma»

TriestePrima è in caricamento