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Sabato, 27 Aprile 2024
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Presidio consultori: la voce dei politici presenti

Russo: "silenzio del sindaco Dipiazza che dovrebbe battersi per la salute dei suoi concittadini"

TRIESTE - Dopo il presidio di questo pomeriggio e la conseguente occupazione degli uffici della direzione Asugi, parte della politica triestina e regionale presente alla manifestazione, ha commentato le chiusure dei consultori di San Giacomo e San Giovanni confermate in una nota dal direttore Antonio Poggiana. “Ci schieriamo a fianco della cittadinanza che vede concretizzarsi l’ennesimo drammatico taglio a un fondamentale presidio sociosanitario - sottolinea la consigliera regionale Giulia Massolino del Patto per l’Autonomia Civica Fvg - così come delle associazioni che hanno lottato per oltre un anno per scongiurare che questo avvenisse, e delle lavoratrici e dei lavoratori che si uniranno in assemblea sindacale lunedì prossimo. Abbiamo anche oggi manifestato insieme alle associazioni, facendo rumorosamente sentire il nostro dissenso a questa scelta scellerata. Quello che si sta consumando a Trieste ci fa immaginare il triste destino dei presidi pubblici in fatto di sanità e salute, non possiamo restare inermi di fronte al disegno dello smantellamento della salute pubblica e chi sta premendo per devastarla dovrà risponderne politicamente davanti a tutta la cittadinanza”.

Il vicepresidente del consiglio regionale, Francesco Russo ha commentato così la giornata di oggi: “Stiamo andando verso un sistema in cui chi può paga e chi non ha risorse economiche resta senza protezione o finisce in coda a liste d’attesa di anni. Tutto ciò nel più grande silenzio del sindaco Dipiazza che dovrebbe battersi per la salute dei suoi concittadini ma ormai non si occupa più di nulla che vada oltre le luci natalizie di piazza Unità”. Il consigliere comunale di Adesso Trieste Kevin Nicolini conclude: “Se il D.L. 509/1995, convertito in legge 34/1996, suggerisce l’attivazione dei consultori familiari in ragione di una unità ogni ventimila abitanti, l’operazione di ASUGI, invece, consisterà della presenza di due Consultori in rapporto a quasi duecentomila abitanti. Una decisione sconcertante, in continuità con gli ultimi anni, che si inserisce all’interno di un quadro locale di erogazione del servizio sanitario già fortemente in crisi”. I comitati annunciano che martedì 23 gennaio, di fronte alle quattro sedi dei consultori triestini avra luogo un flash mob itinerante.

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