Protesta contro Croce Rossa, Torrenti: «Da profughi richiediamo stessa compostezza degli italiani»
Torrenti ha espresso "solidarietà all'opera di volontariato della Croce Rossa che fa quanto è oggettivamente nelle sue possibilità per rendere un servizio d'accoglienza ai profughi»
«E inevitabile uno stato di disagio e l'espressione di una forte censura nei confronti di comportamenti ingiustificabili, che devono essere ben chiariti e che vogliamo evitare si ripetano. Ci attendiamo anche dai richiedenti asilo la stessa compostezza che caratterizza i comportamenti quotidiani dei nostri cittadini».
Lo afferma l'assessore regionale all'Immigrazione Gianni Torrenti, commentando la protesta contro la Croce Rossa attuata a Udine da una quindicina di profughi afghani e pachistani.
Torrenti ha espresso "solidarietà all'opera di volontariato della Croce Rossa che fa quanto è oggettivamente nelle sue possibilità per rendere un servizio d'accoglienza ai profughi».
«Stiamo approfondendo gli aspetti peculiari della situazione che si è venuta a creare - ha precisato - relativamente al caso di queste persone, che sono sul territorio da molto tempo e hanno già partecipato ad attività di socializzazione. Vogliamo sapere se ci possono essere delle ragioni che hanno favorito questa reazione, in quanto vorremmo appurare che i profughi non siano stati oggetto da pressione esterne. Le persone che soffiano sul fuoco in certe situazioni - conclude Torrenti - non mancano mai».