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Qualità della vita, Russo (Pd): «Città metropolitana può riportare Trieste in alto»

Lo rileva in una nota Francesco Russo, senatore del Partito Democratico:«Anche le statistiche dimostrano che questa classe politica non può più permettersi di perdere la sfida di Trieste città metropolitana, il grande “contenitore” all’interno del quale mettere a sistema tutte le eccellenze che il nostro territorio offre»

«La classifica del Sole24Ore evidenzia, ancora una volta, l’urgenza di pensare a strumenti innovativi che consentano alla nostra città di sviluppare le enormi potenzialità che ha a disposizione. Porto Vecchio, finito sotto i riflettori negli ultimi giorni per l’interesse da parte dei miglior advisor mondiali, è soltanto un primo pezzo di un disegno complessivo che dobbiamo avere il coraggio di portare a compimento».

Lo rileva in una nota Francesco Russo, senatrore del Partito Demcoratico.

«Anche - continua la nota -  le statistiche dimostrano con evidenza che questa classe politica e dirigente non può più permettersi di perdere la sfida di Trieste città metropolitana, il grande “contenitore” all’interno del quale mettere a sistema tutte le eccellenze che il nostro territorio offre. Un contenitore da un lato snello ed efficiente capace di semplificare la burocrazia e tagliare i costi della politica». Francesco Russo Pd

«Dall’altro - ancora Russo -  capace di intercettare le opportunità che l’Europa ci offre: le aree metropolitane hanno la possibilità di dialogare direttamente con l’Europa: non è un caso che le città Metropolitane siano le zone a maggiore tasso di dinamicità economica, sviluppo sociale, innovazione tecnologica, capacità di attrazione delle imprese. Senza dimenticare la possibilità di accedere ai finanziamenti europei per 40 milioni di euro, destinati a opere di edilizia sociale, arredo urbano, ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici pubblici. Ne consegue un miglioramento dell’economia regionale a vantaggio di tutto il Friuli Venezia Giulia».

«Solo - conclude -  così Trieste - dobbiamo avere il coraggio di rivendicarlo – potrà ambire a ricoprire il ruolo di piccola capitale d’area che rivestiva ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico, il punto di riferimento di un territorio più ampio che guarda ad essa per l’alta formazione e per l’eccellenza nei servizi, dal settore sanitario a quello della ricerca, dall’ambiente assicurativo e finanziario a quello tecnologico. È tempo di essere coraggiosi e abbandonare i piccoli bisticci di campanile. Solo così potremo invertire quel trend di decadenza che oggi porta la nostra città al 34° posto nelle graduatorie nazionali ma che senza interventi decisi non potrà che vedere un ulteriore declino nei prossimi anni».

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