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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Resurrezione Lega, flop Terzo Polo: cosa dice il voto del Fvg

I risultati semi definitivi: Fratelli d'Italia al di sotto delle aspettative, un Pd senza effetto Schlein e il flop 5 Stelle, penalizzati dall'ingresso nella coalizione di centrosinistra

TRIESTE - La rinascita della Lega come primo partito, Fratelli d'Italia al di sotto delle aspettative, un Pd senza l'effetto Schlein, il possibile ingresso dei No Green Pass in Consiglio Regionale e l'esclusione certa del terzo polo. Queste le principali novità che emergono dallo spoglio delle schede quasi concluso (1230 seggi su 1360).

Exploit Lega nel Centrodestra

Una vittoria schiacciante quanto annunciata, quella di Massimiliano Fedriga, che al momento (ore 20), porta a casa il 64,13 per cento dei voti, mentre l'avversario Massimo Moretuzzo non raggiunge il 29. "Massimiliano doppierà l'avversario" aveva dichiarato Matteo Salvini in visita a Trieste la scorsa settimana, ma la realtà ha superato anche l'endorsement del 'capitano'. Si era parlato di una sfida tra 'due Leghe', quella di Salvini e la neonata lista Fedriga, ma chi si aspettava un 'effetto Zaia', con il partito del Governatore in testa, si è sbagliato. La Lega è infatti il partito più votato del Fvg, al momento, con il 19 per cento e stacca la Lista Fedriga, nata dalla sua costola, di quasi un punto e mezzo (17,5 per cento). Una rimonta in grande stile rispetto alle elezioni politiche dello scorso settembre, in cui Salvini aveva racimolato, tra gli elettori del Fvg, poco meno dell'11%.

Disattese anche le aspettative di chi immaginava Fratelli d'Italia vicino ai risultati delle politiche (31,3 per cento), visto che al momento i punti percentuali conquistati dai meloniani sono poco più di 18. Stabile Forza Italia, al 6,7 per cento (lo stesso risultato di settembre), mentre Autonomia Responsabile di Renzo Tondo supera a malapena lo sbarramento dell'1,5 per cento previsto per i partiti all'interno di una coalizione.

Centrosinistra: flessione nel Pd

Massimo Moretuzzo non è riuscito nell'impresa di risollevare il Centrosinistra e nemmeno la neo segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, pur avendo riempito le piazze del Fvg, è riuscita a cambiare in meglio le sorti del Partito Democratico. Infatti i dem, a fronte del 18,4 per cento conquistato alle politiche, scendono di quasi un punto assestandosi al 16,7. Il Patto per l'Autonomia, che nel 2018, sotto la guida di Sergio Cecotti, superava di poco il 4 per cento, raggiunge ora il 6,3 grazie alla popolarità del candidato presidente.

Flop 5 Stelle

L'ingresso nel perimetro del Centrosinistra non porta bene ai 5 Stelle, che precipitano al 2,5 per cento dopo aver raggiunto il 7 alle politiche. L'alleanza Verdi e Sinistra arriva al 2 per cento, Open Fvg rischia l''estinzione' (al momento siamo sotto soglia, all'1,47 per cento) e la Slovenska Skupnost è all'1,12 per cento (per questa forza politica la soglia ha una soglia dell'1 per cento in virtù della legge a tutela della minoranza).

Insieme liberi e terzo polo

Insieme Liberi, sotto la guida della candidata Giorgia Tripoli, è al 3,97 per cento, a un passo dalla soglia di sbarramento. Tecnicamente è ancora possibile l'ingresso in Consiglio dei movimenti antivaccinisti e No Green Pass, che surclassano il Terzo Polo, composto da Azione, Italia Viva e + Europa. Il candidato Alessandro Maran si ferma a meno del 2,7 per cento e per lui, è ormai certezza, le porte di piazza Oberdan non si apriranno.

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