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La polemica continua / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Piazza Guglielmo Oberdan

Modifiche statutarie e referendum, è scontro tra Morettuzzo e Dreosto

Per l'esponente del Patto per l'Autonomia è stato "tolto un elemento di garanzia e di democraticità come il referendum": per il senatore leghista "la norma non prevede l’abolizione del sistema referendario ma toglie il vincolo della maggioranza assoluta per la validità dello stesso"

TRIESTE - Si accende la polemica tra il capogruppo del Patto per l'Autonomia in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo, e il senatore e segretario regionale della Lega, Marco Dreosto, sulla questione legata alle modifiche statutarie regionali.

L'attacco di Moretuzzo

«I partiti di maggioranza - così Moretuzzo - hanno deciso di modificare lo statuto del Friuli Venezia Giulia senza consultare il consiglio regionale, hanno tolto un elemento di garanzia e di democraticità previsto dallo statuto che prevedeva l’opportunità di richiedere la consultazione dei cittadini in merito alla modifica delle leggi elettorali". Moretuzzo ha inoltre evidenziato come "oggi il consiglio regionale abbia uno scarso potere effettivo rispetto ai voleri della giunta, con il centrodestra che intende procedere verso questa centralizzazione del potere. Questo vale per l’emendamento presentato dal senatore leghista Dreosto in parlamento e vale per le modifiche approvate dalla giunta regionale in merito alla legge elettorale sui comuni, come si evince dall’ingiustificabile abbassamento del quorum per i ballottaggi al 40%", una misura che Moretuzzo definisce di "rappresaglia in seguito alla vittoria del centrosinistra a Udine, mal digerita dalla destra".

La replica di Dreosto

E' arrivata la replica piccata di Dreosto: “Ancora una volta assistiamo a un’uscita a vuoto di Moretuzzo che continua a essere male informato facendo una grande confusione. Per fortuna, con il mandato al relatore ottenuto in commissione, si avvicina il momento in cui anche in Friuli Venezia Giulia torneremo ad avere le province dopo quell’obrobrio delle Uti voluto dai suoi amici della sinistra regionale". Sulla questione del referendum, Dreosto ha evidenziato che "la norma non prevede l’abolizione del sistema referendario ma toglie il vincolo della maggioranza assoluta per la validità dello stesso. Insomma, Moretuzzo fa ancora confusione ma lo invito, per evitargli nuove figuracce, a ripassare la materia e le proposte prima di fare un comunicato in cerca di visibilità".

Infine sulla questione è intervenuta anche la consigliera di Alleanza Verdi Sinistra, Serena Pellegrino: "Si tratta di una riforma statutaria richiesta per ricostituire le province, o il loro alias, che ci costa un prezzo altissimo: senza l'espressa previsione del referendum, per una legge elettorale scritta e approvata dalla maggioranza regionale sfuma il rischio di una consultazione popolare, grazie al colpo contro la democrazia del Friuli Venezia Giulia messo a segno in commissione affari costituzionali".

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