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Al via la campagna elettorale di Roberto Cosolini: «Trieste città aperta e accogliente»

In 150 al San Marco per l'apertura della campagna elettorale del sindaco uscente. "Dichiarazione d'amore" di Eliana Frontali (Cittadini): «Non posso immaginare la città amministrata da altri se non da Roberto Cosolini. La sua mancata conferma una perdita per tutti noi»

«Cari triestini io non vi dirò mai che mi voglio riprendere la città. Voi non siete una proprietà privata, siamo noi ad essere a vostro servizio per amministrare nel migliore dei modi la città».

Sono le parole (chiaro riferimento alle recenti dichiarazioni del probabile sfidante Roberto Dipiazza) che hanno fatto da preludio al primo, lungo, applauso dei 150 (per lo più consiglieri, assessori ed esponenti politici delle formazioni) presenti alla conferenza stampa di inizio campagna elettorale convocata stamattina al Caffè San Marco dal sindaco uscente Roberto Cosolini assieme ai partiti della coalizione (che, come ha sottolineato il sindaco a più riprese, «è ancora a partiti e movimenti che ancora non avessero ufficializzato la volontà di voler far parte del gruppo»).

Accanto a Cosolini i cinque segretari dei partiti che lo sostengono, Nerio Nesladek del Pd, Sabrina Morena di Sinistra Ecologia e Libertà, Eliana Frontali per i Cittadini, Fabio Samec per Trieste Cambia e Marko Pisani per la Slovenska Skupnost.

Tra il pubblico anche esponenti politici di partiti che ancora non fanno parte del gruppo, come il segretario cittadino del Partito Socialista Italiano Gianfranco Orel.

«Affronto – ha iniziato il sindaco uscente -  questa nuova campagna elettorale con spirito costruttivo. Non vogliamo essere contro ma pro, a favore di una città sempre più inclusiva, aperta e accogliente. Siamo uniti e determinati a raggiungere gli obiettivi. Quanto scritto nel programma precedentemente è stato tutto rispettato, ora spiegheremo alla città quanto abbiamo intenzione di fare, oltre a tutti gli obiettivi raggiunti quali il piano regolatore, il piano del traffico, il piano dell’ambiente e delle energie sostenibili e quello del commercio. Le parole chiave saranno coesione, giustizia sociale, welfare, tutti valori facilmente identificabili di centro-sinistra».

6feb16. Foto conferenza stampa (Foto Luca Marsi)

«Chi non vorrà sostenerci – continua - , e parlo di esponenti a sinistra lo dovranno fare alla luce del sole e non potranno dichiarare come causa il mancato rispetto del programma cittadino, in quanto come detto pienamente rispettato, semmai dovranno fare la responsabilità a dinamiche nazionali».

«Tra gli obiettivi realizzati – ha sottolineato Cosolini - , la cantierizzazione di numerose opere cittadine urgenti, e soprattutto di un piano di ristrutturazione degli edifici scolastici, reso possibile dalla garanzia di quote minimali Hera (ma davvero minimali, ha sottolineato Cosolini ndr.) in nostro possesso».

«Abbiamo – spiega Cosolini -  il miglior welfare d’Italia, a testimonianza di quanto l’amministrazione in questi cinque anni sia stata sensibile al tema, con un aumento progressivo di posti negli asili cittadini. Sarà ben difficile sotto questo punto di vista per qualunque altro candidato fare tanto meglio di quanto abbiamo fatto noi. Abbiamo tagliato i compensi ed i costi delle partecipate del comune, fissando un tetto massimo ai rimborsi e inserendo nei diversi cda persone con provata esperienza in materia. Anche sul Porto Vecchio abbiamo avuto molto coraggio; nonostante i tempi non facili dal punto di vista economico abbiamo fatto molto, con la nomina del advisor che, per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini, rimarrà qui in pianta stabile con uno sportello per recepire al meglio richieste, necessità e suggerimenti di quanti gravitano attorno».

«Vogliamo – ha continuato il sindaco -  una città più smart, una città con capacità di innovazione quotidiana, che guarda con positività al futuro. Per quanto concerne il programma, realizzeremo dei focus tematici con quanti vorranno sostenerci e portatori vari di interesse, i cui contenuti finali faranno parte del programma di coalizione. Il porto deve essere, e dovrà sempre di più essere in futuro, centrale sia dal punto di vista culturale, che turistico che economico». 

«Anche sulla ferriera – ha sottolineato - abbiamo rispettato il nostro programma. Su questo punto, incontrerò a breve i diversi gruppi che da anni si occupano di tale tematica, compreso il Comitato 5 Dicembre. Parole chiave dovranno essere in questo senso salute, lavoro a ambiente e dovranno tutte necessariamente andare di pari passo. Confido che con tutte le associazioni e gruppi ci possa essere condivisione di idee e di programma circa il futuro della ferriera e del suo funzionamento».

«La cultura – continua Cosolini – la intendiamo come motore di sviluppo cittadino, come elemento imprescindibile per migliorare la qualità della vita. Anche per quanto concerne le periferie abbiamo fatto molto, rispetto allo stato di abbandono che si trovavano prima che arrivassimo noi».

Parole poi agli ai segretari cittadini, Nesladek (Pd) ha affermato che «la coalizione è nata su basi solide, c’è molta unità d’intenti e di voglia di continuare ad amministrare ben la città. Non siamo mai stati condizionati da nessuno, le scelte sono state sempre fatte direttamente dal territorio.

Pisani (Unione Slovena) ha sottolineato  «l’importanza dell’integrazione della minoranza slovena all’interno del tessuto cittadino. La coalizione ha dimostrato con i fatti la centralità di ciò e noi ribadiamo la nostra piena adesione al gruppo».

Sabrina Morena (Sel) ha messo in evidenza «l’assoluta contrarietà a qualsiasi forma di razzismo e xenofobia. Per noi il tema centrale è il lavoro per assicurare un futuro ai giovani, che così non siano costretti ad emigrare altrove». Non è mancato un attacco a Marino Sossi, consigliere comunale e capogruppo di Sel  «Sel esiste ancora, sono operativi tutti gli organi del partito sia nazionali che locali. Abbiamo iniziato un percorso, molto lungo, per dar vita ad una formazione di sinistra, ma ci vorrà ancora molto tempo per portarlo a compiment ».

La "dichiarazione d’amore" però è arrivata da Eliana Frontali (Cittadini) con tanto di accorato applauso da parte del pubblico «Non posso immaginare la città amministrata da altri se non da Robeto Cosolini. Mi rifiuto di pensare che da giugno a Palazzo Cheba non ci sarà più lui, sarebbe una perdita per tutti noi, una perdita per la città. Continuiamo questo percorso convintamente con lui»

Infine Fabio Samec (Trieste Cambia) afferma che «siamo gli ultimi nati rispetti ai partiti seduti in questo tavolo. Siamo nati cinque anni fa per supportare la candidatura di Roberto Cosolini con un programma realizzato da una quarantina di persone, che è stato portato completamente a termine. Ora siamo pronti per affrontare questa nuova sfida, ulteriormente motivati dal fatto che quanto abbiamo proposto è stato poi messo in pratica con i fatti».

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