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Letteratura slovena: questa sera in centro città presentazione del libro “La figlia che vorrei avere”

Prosegue in città l'iniziativa "Leggi un libro, conosci un autore sloveno". Questa sera, alle ore 18.00, presso la Libreria Ubik Tatjana Rojc presenterà il suo romanzo “La figlia che vorrei avere”

Prosegue in città l'iniziativa "Leggi un libro, conosci un autore sloveno", che promuove la lettura di libri di autori sloveni nelle traduzioni in italiano. L'iniziativa fa parte del progetto "Trieste Incroci letterari. Viaggio nell'anima multiculturale della città", promosso dalla Libreria Ubik. Si tratta della ripresa di una serie di eventi realizzati l'anno scorso, da gennaio a maggio. L'iniziativa è ideata da Elena Cerkvenič Grill e Marco Menato ed ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Trieste e del Consolato Generale della Repubblica di Slovenia a Trieste e di numerose altre associazioni culturali e organizzazioni cittadine.

Un interessante progetto che si propone di coinvolgere il pubblico nell'acquisto di libri di autori sloveni nelle traduzioni in italiano che verranno poi donati alle biblioteche di vari istituti scolastici. Si vuole così far conoscere agli studenti delle scuole secondarie della città la letteratura slovena classica e contemporanea. I libri potranno essere acquistati presso la libreria Ubik di Trieste in Galleria Tergesteo, piazza della Borsa 15, dove si svolgeranno tra gennaio e aprile gli incontri di presentazione dei libri di autori sloveni, tradotti in italiano.

La figlia che vorrei avere

Proprio oggi, venerdì 1 marzo, alle ore 18.00 presso la Libreria, Tatjana Rojc presenterà il suo romanzo “La figlia che vorrei avere”, edizioni La nave di Teseo, Milano, 2017. Dialogherà con l’autrice Marco Menato.

“La figlia che vorrei avere” narra la vicenda di Sanja, nata e cresciuta su una delle frontiere europee più calde tra Trieste e la Slovenia, vive un amore reale ed uno platonico. La storia, attraversata da correnti invincibili e profonde, ha segnato la sua vita e quella della sua famiglia. Sanja ha appena perso la zia Nora, un punto di riferimento fondamentale nelle sue radici matriarcali: lei era la figlia che avrebbe sempre voluto avere.

Con una scrittura elegante e lirica, in cui le descrizioni del paesaggio e delle riflessioni di Sanja si elevano a vera opera poetica, questo è il primo romanzo scritto in italiano da una delle più fini autrici slovene, capace di coniugare l’intimità di un racconto personale ed emotivo con il grande affresco della Storia.

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