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Quattro incontri / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Via Giustiniano, 3

Al via il nuovo ciclo di incontri al Carducci-Dante a tema “Roma e il mito nazionale”

Il nuovo ciclo di incontri dal titolo “Vita nuova del mondo antico” ha quest’anno come tema “Roma e il mito nazionale”. Si cercherà di indagare i modi specifici in cui Roma ha alimentato il nazionalismo novecentesco, con riferimento particolare all’Italia e alla Germania. Primo appuntamento questo giovedì

TRIESTE - Il mito di Roma ha alimentato tutte le epoche, e nei modi più vari. Dopo la caduta dell’Impero d’Occidente, che ai Romani stessi sembrava intramontabile, qualcuno ci ha visto il paradigma del potere universale e assoluto, dunque della monarchia salvifica in cui lo stesso Dante credeva; chi ci
ha invece visto le virtù civiche, giuridiche, etiche nel loro massimo grado, vive specialmente in età repubblicana; e chi appunto ha nella sola repubblica, dunque nella forma alternativa alla monarchia, e nei suoi massimi eroi (Catone, Bruto, Fabio Massimo) il suo mito costitutivo.

Vita nuova del mondo antico con "Roma e il mito nazionale"

Il nuovo ciclo di incontri dal titolo “Vita nuova del mondo antico”, ormai consolidato presso il liceo Carducci-Dante, ha quest’anno come tema “Roma e il mito nazionale”. Si cercherà dunque di indagare i modi specifici in cui Roma ha alimentato il nazionalismo novecentesco, con riferimento particolare all’Italia e alla Germania.

E’ ben noto che il fascismo ebbe in Roma antica il suo mito realmente fondativo, condiviso da tutti (sebbene a volte con diffidenza, soprattutto dagli addetti ai
lavori), pur non inventando nulla: l’Italia ha sempre avuto in Roma il suo modello storico e insieme mitico, compreso naturalmente il Risorgimento ottocentesco. Ma il modo in cui il partito affondò le sue radici in quelle antiche storie fu speciale, e insistito fin nel tentativo di pensare l’Italia contemporanea come diretta erede di quella di duemila anni prima.

Gli incontri

I quattro incontri si svilupperanno nell’arco di meno di un mese e hanno l’ambizione di dare un contributo divulgativo, comprensibile a tutti, ma anche originale, alla definizione e alla analisi di quel grande mito sotto alcuni aspetti di particolare interesse.

Il primo incontro si terrà questo giovedì, 14 marzo, e sarà condotto dalla professoressa Frederica Daniele, che si è occupata nei suoi studi dello studio del latino nelle scuole: il suo titolo, "Roma allo specchio. Colonialismo antico e moderno nei libri per ragazzi del ventennio fascista", metterà in luce come i manuali scolastici dell’epoca fossero parte della propaganda di regime, cercando di influire sulle più giovani coscienze. Si partirà dunque dai modi più sottili della propaganda, con l’indagine su un tema di grande interesse e ignoto ai più.

Il secondo incontro, mercoledì 20 marzo, tratterà più da vicino le nostre terre. Il professor Massimiliano Cerva parlerà del Confine nordorientale dell’Italia romana. Il sottotitolo, "Storiografia e identità nazionale nel Novecento", allarga la questione al rapporto, appunto, tra lo studio della storia e l’orientamento ideologico che lo governa. Ma il focus sarà su una regione particolarmente delicata nella storia del nazionalismo italiano, cioè la nostra.

Mercoledì 27 marzo, prima della domenica di Pasqua, la professoressa Eleonora Zeper attingerà alle sue conoscenze delle filosofie mistiche ed esoteriche antiche e moderne per discutere di una figura affascinante e scomoda della nostra cultura. Il titolo è "Il fascismo e l’idea di Roma. Il tradizionalismo romano da inizio ‘900 a Juius Evola": la filosofia politica conservatrice e reazionaria, messa spesso da parte dal secondo dopoguerra proprio per le specifiche vicende storiche italiane, sarà dunque al centro dell’attenzione con particolare rilievo per lo spiritualismo di Evola.

Infine, giovedì 4 aprile chiuderà il ciclo un incontro di particolare valore per il liceo: per la prima volta, a tenere una conferenza sarà una coppia di studenti dell’ultimo anno del classico, che avranno il difficile compito di confrontarsi e con il trattamento di un tema e con un pubblico che esulano decisamente dalle abitudini scolastiche. Elisabetta Sodomaco e Irene Udina parleranno del mito romano non più in Italia bensì in Germania, e un mito particolare, in parte paradossalmente antiromano. Il titolo dell’incontro è "La Germania da Tacito a Hitler. Le radici antiche del mito nazionale tedesco". Le due studentesse dimostreranno l’importanza capitale che l’opuscolo etnografico del grande storico romano ha avuto per le fondamenta del nazionalismo tedesco, che nel romanticismo del primo ‘800 ebbe le sue prime voci teoriche e filosofiche e, nel nazionalsocialismo del secolo successivo, i suoi esiti più impressionanti.

Come partecipare

Gli incontri sono aperti a tutti e vogliono consolidare lo spirito con cui sono stati presentati i cicli di questi anni: neofiti e specialisti, studenti e curiosi, di tutte le età, troveranno ciascuno qualcosa che può soddisfare il proprio interesse. Tutti gli incontri si tengono nell’aula magna della sede centrale, in via Giustiniano 3, alle ore 17.30. Per informazioni: www.carduccidante.edu.it; lorenzo.devecchi@liceocarduccidante.net.

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