Turismo, città "brutto anatroccolo" tra cantieri disseminati ovunque, ciacole e promesse
E...... siamo arrivati a primavera 2016 e a Trieste incominceranno ad arrivare i primi turisti e con loro anche le cosidette navi da crociera, e la città si presenta ancora con grandi problemi in quanto potrebbe essere un vero e proprio splendido "Cigno" e invece, per molti aspetti siamo ancora a livello del brutto anatroccolo.(nonostante questo i dati dopo Pasqua ci danno in pool position come località più visitata del FVG con un netto aumento di presenze rispetto l'anno scorso)
Non voglio con questo elencare i molti cantieri che sono ancora attivi nella nostra città, perchè almeno questo vuole significare che dei lavori di manutenzione ordinaria si fanno ma mi sto riferendo a quelli che dovrebbero abbellirne l'estetica e il decoro e che ancora oggi non sono neanche incominciati.
Molti sono i progetti a cui fiumi di parole, per lo più adesso perchè siamo in campagna elettorale, che si sprecano per molteplici progetti più o meno realizzabili ma vorrei avere dall'assessore Dapretto alcune risposte ad alcune situazioni che sono tutt'ora incompiute su parti importanti del nostro patrimonio.
Inanzitutto c'è o no c'è un progetto di riqualificazione per la Piazza della Stazione con annessa statua dell' Imperatrice Elisabetta d'Austria, con l'indecoroso giardino e le aiuole perimetrali? (anche separlare di giardino e di aiuole ormai è una cosa eufemistica visto il loro stato...)
E rimanendo nel luogo il sottopassaggio della stazione e la parte iniziale delle rive ancora in uno stato d' abbandono?(Sto parlando di pezzi della città che sono "Il benvenuto" che la città da ai turisti che arrivano via terra.......)
Passiamo avanti ed arriviamo nella zona denominata Borgo Franceschinoe lì troviamo il rifatto Largo Panfili con annessa chiesa luterana, bellissimo il rifacimento ma, visto che l'edificio della ex Intendenza di Finanza è ormai transennato da anni e che sembra debba rimanere tale, dico non si poteva coprirlo con dei teli serigrafati con una stampa d' epoca che rappresentasse l'edificio com'era quella volta? (cosa che viene fatta spesso quando si fanno dei restauri che richiedono lungo tempo) Lo so che non è il massimo ma meglio che vedere quell'obrobrio che non fa altro che rovinare tutto il lavoro fatto......(cosa che si potrebbe fare anche per l'indecoroso stato dell' Hotel Obelisco di Opicina)
Non voglio per il momento andare avanti e toccare i vari cantieri ancora aperti e le tematiche ancora irrisolte ad esempio del Parco di Villa Revoltella e di quello di Miramare che sono entrambi due perle e che nonostante tutto non hanno trovato ancora una sistemazione decente e definitiva, come è incredibile che un pezzo della facciata vicino alla fermata delle corriere prima dell'inizio della Galleria Sandrinelli sia ancora a terra e la parte transennata ormai da lunghissimo tempo.(solo una piccola nota: ma nessuno si è accorto che la visuale della statua di Massimiliano d'Asburgo, in Piazza Giuseppina ora Venezia, per chi transita dalle rive è praticamente ostruita da un grosso ramo di un albero? Qui non credo che ci vogliano grandi spese per potarlo e restituire la visuale della statua e della relativa piazza....)
Non è giusto e no si possono lasciare simili situazioni irrisolte se si vuole che Trieste sfrutti il suo potenziale turistico, e non si può sempre nascondersi dietro alla solita scusa della mancanza di fondi, io capisco benissimo che il sociale debba essere prima di tutto, ma dobbiamo ricordare sempre che Trieste potra vivere solo se vivrà il nostro porto e se s' incrementerà la sua parte turistica che per il momento è sfruttata solo in minima parte nonostante dia già dei risultati incoraggianti.
Concludo solo che bisogna imparare dal modello che viene usato in Alto Adige e cioè quello d'investire continuamente per migliorare la situazione della nostra città in modo che il turista ne rimanga soddisfatto, questo fa si che l'introito che ne deriva venga immediatamente re-investito per continuare a migliorarla ancora, e questo lo sanno bene tutti quelli che ogni anno ritornano a soggiornare in quei posti, soddifatti dal vedere oltre che la bellezza di quei luoghi, il decoro che hanno e le continue migliorie che vengono fatte.
Fabricci Paolo