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Tarvisio 2017, 276 atleti paralimpici di 35 Paesi. Serracchiani: «Grande evento e investimento culturale»

Il Campionato mondiale aprirà i battenti il pomeriggio del 22 gennaio con la cerimonia inaugurale nelle vie di Tarvisio per concludersi il 31 gennaio 2017

Un totale di 276 atleti rappresentanti di 35 nazioni per un Campionato mondiale che aprirà i battenti il pomeriggio del 22 gennaio con la cerimonia inaugurale nelle vie di Tarvisio per concludersi il 31 gennaio: sono i numeri guida dei World Para Alpine Skiing Championships in programma sulla pista "Di Prampero", presentati oggi nella sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia con la presidente Debora Serracchiani, il ministro per lo Sport Luca Lotti e il presidente del Comitato paralimpico italiano Luca Pancalli.

Gli ingredienti della manifestazione, il più importante appuntamento di sci alpino paralimpico prima della Paralimpiade invernale di PyeongChang 2018 in Corea del Sud, sono stati
illustrati dal presidente del Comitato organizzatore Paolo Tavian e dallo staff di Sport X All. Le prove sono la discesa libera (25 gennaio), il super G (26 gennaio), lo slalom gigante (30 gennaio), lo slalom (31 gennaio) oltre alla combinata in programma il giorno 28.

Previste quattro partenze costruite ad hoc e tali da consentire lo start sul cancelletto anche agli atleti sitting che utilizzano mono-sci. Tre le categorie che andranno a medaglia: sitting (paraplegici o tetraplegici), standing (amputati) e blind (ciechi). Lungo la pista saranno dislocati i tecnici delegati federali con le bandiere gialle utilizzate per fermare i concorrenti in caso di pericolo. Accanto a loro medici, soccorsi, guardia-porte, lisciatori, tecnici manutentori delle porte e allenatori, per un totale di 70 persone.

Come ha spiegato la presidente della Fisip (Federazione italiana sport invernali paralimpici) Tiziana Nisi, mancano ancora alcuni giorni per la designazione degli atleti azzurri, ma ci sono già dei nomi sicuri: quelli di Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal (categoria disabili della vista), Renè de Silvestro (sitting), e Davide Bendotti (standing). Le ultime valutazioni sulla rosa vengono tratte in queste ore dal responsabile tecnico della Nazionale Davide Gros, cugino del grande Pietro Gros.

Il villaggio che ospita Tarvisio 2017, prima volta di un Mondiale di sci alpino paralimpico in Friuli Venezia Giulia, sarà strutturato in maniera perfettamente accessibile, grazie anche
alla collaborazione degli sponsor, primi tra i quali Fca e Bcc.

«Tarvisio 2017 non è un evento che nasce e muore in pochi giorni ma una manifestazione che ha conseguenze importanti sul territorio e sulla quale abbiamo fatto un grande investimento culturale, economico e di persone, con un particolare lavoro sulle scuole per far conoscere ai ragazzi il tema della disabilità».

È il concetto espresso dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in occasione della presentazione odierna, nella sede di rappresentanza della Regione a Roma, alla presenza del ministro per lo Sport Luca Lotti, dei Campionati mondiali di sci alpino paralimpico che si disputeranno a Tarvisio dal 22 al 31 gennaio 2017 sulla pista "Di Prampero".

«Siamo una regione considerata all'avanguardia sul tema della disabilità, grazie al lavoro fatto da tempo e bene con la Consulta - ha rilevato Serracchiani -. Vantiamo il record di
essere tra le primissime regioni per numero di atleti e ora volgiamo raggiungere lo stesso obiettivo anche per lo sport e la disabilità».

«La montagna va valorizzata e lo facciamo con un evento su cui puntiamo molto», ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, che ha evidenziato come il Mondiale di para sci alpino, con i suoi oltre 270 atleti rappresentanti di 35 nazioni, «dia visibilità a un territorio straordinario sotto il profilo delle bellezze e permetta di mettere insieme valori che sono
altrettanto importanti come quello dell'accessibilità».

Alla presentazione dei World Para Alpine Skiing Championships (questa la denominazione internazionale) sono intervenuti, accanto ala presidente Serracchiani e al ministro Lotti, il
presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, Tiziana Nasi, presidente della Fisip (Federazione sport invernali paralimpici), il presidente del Comitato organizzatore di Tarvisio 2017 Paolo Tavian con il suo staff e il presidente della Consulta disabili del Friuli Venezia Giulia Vincenzo Zoccano.

Il ministro per lo Sport Luca Lotti ha aperto il suo intervento alla conferenza stampa romana di presentazione dei Mondiali di sci alpino paralimpico in programma a Tarvisio dal 22 al 31 gennaio: «Vi ringrazio per l'opportunità che state dando al Paese».

Dalla manifestazione, secondo il ministro, vengono «una lezione e un messaggio importante, grazie alla tenacia e alla capacità della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e di Luca Pancalli con il Comitato italiano paralimpico».

«Si è fatta squadra - ha rilevato Lotti -, così l'Italia con le sue bellezze, con la pista di Tarvisio e con i luoghi che ospiteranno il Mondiale, sarà protagonista in questi giorni, con tutti gli atleti. È - ha concluso il ministro per lo Sport - una bellissima notizia e un bellissimo segnale».

Il presidente del Comitato paralimpico italiano (Cip) Luca Pancalli ha illustrato il significato profondo dell'impegno nel cui solco s'inserisce Tarvisio 2017, dopo i brillantissimi
risultati ottenuti dai nostri portacolori ai Giochi di Rio. «Vogliamo - così Pancalli - cambiare la percezione della disabilità nel mondo». Per fare questo, «occorre contagiare il
territorio con l'anima paralimpica, con l'obiettivo di portare tanti ragazzi disabili allo sport».

Come ha ricordato il presidente della Consulta disabili del Friuli Venezia Giulia Vincenzo Zoccano, il Mondiale di sci alpino dimostrerà una volta di più che «la persona con disabilità va valutata secondo le proprio abilità e non secondo quello che non può più fare».

Fondamentale il coinvolgimento delle scuole, indicato come una priorità dalla presidente della Regione Debora Serracchiani. Tarvisio 2017 vedrà impegnati ben trenta istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia, presenti non solo ai bordi della pista "Di Prampero" ma in progetti di ampio respiro che, per usare le parole di Zoccano, «mirano a considerare il disabile non come un fenomeno ma come cittadino tra i cittadini».

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