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Lunedì, 29 Aprile 2024

Barriera Vecchia: quando il nome resta, ma lo spazio cambia forma

In un video tutte le trasformazioni di Largo Barriera Vecchia da inizio Novecento a oggi

TRIESTE - Come tutte le città, anche Trieste ha cambiato nel corso del tempo la propria faccia. Un luogo in particolare però ha vissuto negli ultimi 100 anni molte trasformazioni al punto da essere oggi irriconoscibile rispetto a inizio '900: Largo Barriera Vecchia.

Dove oggi c'è uno slargo a inizio '900 c'erano, affacciate a piazza Barriera vecchia, case tra le quali spiccava particolarmente "Palazzo Sardotsch" chiamato anche "Casa Bizantina" per via del caffè che aveva sede al piano terra.Alla sua destra si diramava via Arcata, mentre alla sua sinistra Corso Garibaldi (già via della Barriera Vecchia) che oggi conosciamo come Corso Umberto Saba.

Tra il 1934 e il 1936 Casa Bizantina e molti edifici circostanti vennero demoliti per fare largo a una nuova conformazione della zona. Sorgerà così nel 1936 il Mercato Coperto, mentre dallo spazio ottenuto dalle demolizioni prenderà forma un nuovo asse viario e quella che negli anni '40 venne chiamata per un breve periodo piazza dell'Impero. Negli anni '50 Largo Barriera è diventato snodo di vari trasporti pubblici.

Nel 1952 la filovia numero 20 partì per la prima volta verso Muggia e il suo percorso restò invariato fino al 1972. Sempre nel 1952 fu costruita anche la stazione sussidiaria delle corriere. La stazione delle autocorriere fu demolita nel 1985 lasciando spazio allo slargo che ancora oggi conosciamo come Largo Barriera Vecchia. Un nome che risale al Settecento quando in via Commerciale venne creata una nuova dogana che portò a rinominare quella dov'era situata la precedente "Barriera Vecchia".

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