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Crisi industriale / San Dorligo della Valle - Dolina

Wartsila, Mitsubishi si sfila, i sindacati: "Il governo ha un progetto?"

Il Ministero ha confermato la presenza di Ansaldo sulla partita alla quale si sarebbe aggiunta, negli ultimi giorni, anche Fincantieri. Rodà: "Serve capire nel concreto cosa rappresenti Ansaldo e da oggi anche Fincantieri. Che progetto possono sviluppare sul sito di Bagnoli della Rosandra". Serracchiani: "“Doveva essere il momento di chiudere e non ci sono ancora certezze sulla continuità industriale né garanzie per i lavoratori"

TRIESTE - Mitsubishi ritira la manifestazione d'interesse per lo stabilimento Wartsila di Bagnoli. Lo rende noto Antonio Rodà, segretario provinciale della Uilm, dopo il tavolo governativo che si è svolto oggi a Roma al Ministero per le Imprese e il Made in Italy. "Alla riunione odierna - spiega Rodà - il Sottosegretario Bergamotto ha comunicato che Mitsubishi si è sfilata dalla manifestazione di interesse che aveva presentato a luglio. Alla luce di questa comunicazione è volontà del Governo procedere sulla strada dell'Accordo di Programma che stabilisca tempi, cosa si andrà a fare sull'area ma soprattutto chi lo farà. Il Ministero ha confermato la presenza di Ansaldo sulla partita alla quale si sarebbe aggiunta, negli ultimi giorni, anche Fincantieri".

Stando a quanto comunicato dal sottosegretario Bergamotto, a partire dall'11 dicembre proseguiranno gli incontri con gli attori istituzionali per preparare la strada dell'accordo di programma e il prossimo tavolo ministeriale plenario è convocato il 19 dicembre.

"Da parte nostra - continua il segretario provinciale della Uilm - abbiamo espresso forti perplessità circa la situazione palesata dal Governo. Di fatto, oggi ci troviamo con nulla di concreto in mano mentre il tempo continua a passare. Serve capire nel concreto cosa rappresenti Ansaldo e da oggi anche Fincantieri. Che progetto possono sviluppare sul sito di Bagnoli della Rosandra, in che tempo e con quante persone. La vera domanda è: c'è davvero un progetto?". Per quando riguarda il ruolo dell'azienda, secondo il sindacalista "va richiamata alle sue responsabilità nell'accompagnare questo percorso che prevede, ovviamente, tempi più lunghi, e strumenti per sostenere idonei a sostenere una reindustrializzazione. Lunedì 4 dicembre riferiremo ai lavoratori in assemblea con la presenza delle segreterie nazionali".

Così l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen: "Nel corso dell'incontro odierno le istituzioni hanno comunicato di aver individuato nell'Accordo di programma lo strumento finalizzato a dare attuazione al percorso di reindustrializzazione del sito di Bagnoli interessato dalla cessazione dell'attività produttiva da parte di Wärtsilä e in assenza di una avvenuta reindustrializzazione del sito stesso da parte dell'azienda. Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) e Regione Friuli Venezia Giulia hanno confermato di aver assunto un ruolo fortemente proattivo nel processo di reindustrializzazione senza che ciò implichi in alcun modo la deresponsabilizzazione di Wärtsilä, che dovrà garantire il proprio impegno al fine della condivisione di una soluzione positiva".

Interviene sul tema la deputata dem Debora Serracchiani, presente oggi al tavolo di crisi: “Doveva essere il momento di chiudere e non ci sono ancora certezze sulla continuità industriale né garanzie per i lavoratori. Tutto rimandato e nessuna vera certezza, con la novità negativa del ritiro di Mitsubishi e con la disponibilità di Fincantieri in un ruolo salvifico non ben definito, nell’assenza di qualsivoglia piano industriale", mentre i lavoratori "non siano stati messi nelle condizioni di partecipare attivamente al processo di reindustrializzazione del sito”. 

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