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Cronaca

"Caso" nave ospedale: la Regione sonda gli albergatori e apre al dialogo

A Federalberghi è stata chiesta la disponibilità di 300 posti distribuiti in un massimo di 3 strutture. La risposta degli albergatori potrebbe arrivare domani pomeriggio. nel frattempo nessuna decisione definitiva su dove trasferire gli anziani delle piccole case di riposo positivi al Covid 19

La nave - ospedale per gli ospiti delle piccole case di riposo positivi al Covid 19 potrebbe diventare a breve una realtà ma al momento la Regione sta ancora vagliando altre soluzioni tra cui le strutture alberghiere. Un'opzione che gli esponenti dell'opposizione continuano a caldeggiare come la più vantaggiosa. Molti, infatti, i pareri contrari alla grande nave, messa a disposizione dalla società genovese Gnv del gruppo Msc, che diventerebbe il luogo di cura temporaneo per i pazienti provenienti da quelle case di riposo che, oltre a non poter garantire spazi separati per i positivi al nuovo coronavirus, si trovano all'interno di condomini, ossia nello stesso edificio di altri appartementi privati. Per il momento nessuna decisione definitiva mentre la Regione valuta assieme ai tecnici.

Chiesti 300 posti 

L'opzione di adattare a ricovero le strutture ricettive è ancora al vaglio della Regione e ieri, lunedì 20 aprile, c'è stata una riunione telematica tra il presidente Federalberghi Guerrino Lanci e i rappresentanti Asugi. La Regione ha quindi chiesto a Federalberghi la disponibilità di alcune strutture secondo precisi parametri. "Ci è stata chiesta la disponibilità di 300 posti per un massimo di tre strutture - ha dichiarato Lanci, raggiunto al telefono -, che devono avere parametri ben precisi. Il tutto per tre mesi con disponibilità di proroga. Domani pomeriggio credo saremo in grado di confermare o meno la disponibilità perché le strutture vanno trasformate con dotazioni da sistema sanitario in tempi brevi e i proprietari devono avere il tempo di valutare la possibilità dal punto di vista economico".

"Difficile trovare due strutture da 150 posti a Trieste, più probabile una struttura più grande e due più piccole", ipotizza Lanci, specificando che "non è stato chiesto di fornire personale e biancheria per i letti, di quello dovrebbe occuparsi l'azienda stessa". Nel frattempo, a quanto fa sapere il presidente di Federalberghi, non ci sono state anticipazioni su quale sia la scelta più probabile ma si ipotizza che la decisione sarà presa solo dopo aver ricevuto il responso definitivo degli albergatori, ossia non prima di domani, mercoledì 22 aprile.

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