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Domenica, 28 Aprile 2024
Le reazioni della politica

Dimissioni D’Agostino: i saluti da tutte le forze politiche, tra stima e preoccupazione

Commenti molto positivi sul lavoro svolto nei nove anni di mandato e interrogativi sul futuro del porto. Intervenuti il presidente del Fvg Massimiliano Fedriga e il vice ministro Edoardo Rixi

TRIESTE - Saluti e manifestazioni di grande stima da tutte le forze politiche a Zeno D'Agostino, dopo l'annuncio delle sue dimissioni. Dal centrodestra al centrosinistra passando per i pentastellati, la figura del presidente dell'Authority dimostra di aver raccolto un consenso unanime, che travalica gli orientamenti politici, tanto che in molti si interrogano sul futuro del porto di Trieste e Monfalcone. Per il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, D'Agostino  "con la propria capacità d'innovare e di fare sistema, è stato uno dei motori della forte crescita dei porti del Friuli Venezia Giulia avvenuta negli ultimi anni e ha segnato in positivo la storia di questo comparto strategico".

Si unisce al saluto anche il vice ministro leghista Edoardo Rixi: “Comprendiamo e rispettiamo la sua decisione, presa per motivi personali. A lui va il nostro ringraziamento per il suo contributo e per l'energia positiva che ha portato all’interno di un comparto che riteniamo fondamentale per il Paese”. Da Fratelli d'Italia intervengono la deputata Nicole Matteoni e il consigliere regionale Claudio Giacomelli, i quali sottolineano che "il porto è cresciuto notevolmente in questi nove anni, e di questo non possiamo che esserne riconoscenti e riconoscono a D'Agostino "il merito di aver rilanciato l'area portuale di Trieste, ottenendo una posizione privilegiata in termini di leadership nazionale ed internazionale”. Anna Maria Cisint, sindaco di Monfalcone, ritiene che il lavoro del presidente abbia favorito "la crescita delle infrastrutture portuali, anche in una prospettiva di integrazione e interconnessione con il sistema retroportuale per la crescita dei traffici e dell’interscambio e, conseguentemente, delle imprese e dell’occupazione".

Da area centrosinistra arriva una nota dell'ex presidente della regione Debora Serracchiani: "Sono orgogliosa di aver fatto a suo tempo una scelta giusta e di aver compiuto assieme a Zeno il primo importante tratto di strada che poi ha proseguito con immutato impegno e standing istituzionale". Sempre dall'area Dem interviene la senatrice Tatiana Rojc, che è esprime preoccupazione: “Le dimissioni di Zeno d'Agostino arrivano in un momento delicatissimo per il porto di Trieste, mentre un quadro internazionale difficile e pericoloso pone grandi interrogativi per tutto il Mediterraneo", e ritiene "uspicabile l'impegno di tutti per la continuità di un lavoro strategico in campo nazionale e internazionale, con la prospettiva di ottenere finalmente lo status di porto franco extradoganale". 

Sempre da area centrosinistra intervengono i consiglieri regionali di Patto per l'Autonomia, ritenendo che "sicuramente a essere vincente è stata la sua capacità di governare il cambiamento, riconoscendo il giusto ruolo della gestione pubblica, assieme a un forte radicamento sul territorio". Non mancano messaggi sullo stesso tenore anche da parte di Adesso Trieste, Italia Viva e Azione.

Anche dal Movimento 5 Stelle, in particolare dalla consigliera regionale Rosaria Capozzi, arrivano attestazioni di stima e l'augurio "di rivederlo qui presto con altro ruolo", ringraziandolo "per aver dimostrato in modo inequivocabile che anche la Pubblica amministrazione è in grado di esprimere managerialità ai massimi livelli", mentre per il collega di partito Mauro Capozzella "preoccupa e pone incertezze su futuro dello scalo che ha raggiunto sotto la sua guida posizioni di altissimo livello". 
 

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