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Il commento

Lite Pedocin, ICS: "Fatti di eccezionale gravità, si rispettino diritti fondamentali"

Il Consorzio Italiano di Solidarietà commenta la lite tra alcune frequentatrici dello stabilimento e un gruppo di donne musulmane e invita queste ultime a rivolgersi ai loro uffici

TRIESTE - "Di eccezionale gravità". E' così che ICS (Consorzio Italiano di Solidarietàha definito in una nota stampa i fatti accaduti al bagno "Pedocin", dove "si sono verificate esplicite minacce verso un gruppo di donne musulmane che facevano il bagno in mare coprendo il proprio corpo". Per ICS "le condotte illecite messe in atto, sanzionabili sul piano penale, andrebbero perseguite senza indugio". ICS invita quindi "le donne oggetto delle minacce" a rivolgersi ai loro uffici per un "ascolto e un confronto finalizzato alla loro tutela" e invita le cittadine "coraggiose" che sono state testimoni delle minacce di rendersi disponibili come testimoni. "ICS ricorda - prosegue la nota - che non è possibile imporre alcuna limitazione all’abbigliamento per motivi religiosi in base all’art. 9 della Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo. L’utilizzo di abiti durante il bagno in mare non comporta infatti alcun pericolo né per la sicurezza, né per la salute pubblica e costituisce dunque espressione di una libertà inviolabile tutelata dall’ordinamento giuridico".

"Compito di uno stato democratico è proprio la difesa dei diritti delle persone e della loro libertà e tutte le società moderne e avanzate si caratterizzano per proteggere in maniera decisa ogni forma di diversità e di convivenza tra diverse culture e tradizioni nel rispetto dei valori costituzionali - si legge ancora -. Non sussiste dunque alcun obbligo di adeguarsi a presunti “abitudini” e prassi locali, come impropriamente sostenuto da diversi esponenti politici e persino dal Sindaco di Trieste che, nello svolgimento della sua carica istituzionale, è invece chiamato a garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone in ogni luogo". "Nel sottolineare che non sussiste alcuna possibilità di introdurre alcun regolamento che vieti l’utilizzo di burkini e di altre forme di copertura del corpo - conclude -, ICS richiama con forza il Comune di Trieste, titolare dello stabilimento balneare, ad adottare tutte le misure di vigilanza necessarie a tutelare la sicurezza e l'incolumità delle bagnanti e a vigliare contro ogni condotta violenta".

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