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Cronaca Barriera Vecchia - Città Vecchia / Riva Tommaso Gulli, 1

"Dormono sulle rive ma non si sa se in accoglienza oppure no"

La notizia è emersa anche oggi nella nuove disposizione in materia di immigrazione annunciate dal vicesindaco di Trieste Paolo Polidori. "Nel pomeriggio incontro con il Prefetto". Il caldo, abitudini diverse o esaurito lo spazio?

È questa la notizia emersa oggi nel corso della conferenza stampa indetta dal vicesindaco di Trieste Paolo Polidori per discutere dei nuovi provvedimenti urgenti in tema di immigrazione, viste soprattutto le numerose segnalazioni da parte dei cittadini sui vestiti e rifiuti abbandonati in Carso dai migranti e dalle fotografie scattate da molti cittadini sulle rive a migranti che dormono la notte. Polidori, durante l'incontro al quale era presente anche il Comandante della Polizia Locale Walter Milocchi, ha sottolineato come "questa Giunta ha intenzione di affrontare tutti i problemi legati all'immigrazione". 

Le questioni a livello nazionale

Polidori ha citato alcuni provvedimenti che fanno parte del decreto Salvini sull'immigrazione. "Faremo in modo che la lista dei reati per la revoca dell'asilo politico e in caso di viaggio nel paese di origine, un rifugiato perderà immediatamente lo status. Un altro punto molto importante - ha continuato il vicesindaco - è lo stop ai ricorsi reiterati per la protezione internazionale e riuscire a discutere i ricorsi direttamente in loco, quindi a Trieste". 

Anagrafe, Sprar e paesi "furbi"  

"Un elemento importante è anche l'esclusione dall'anagrafe per i richiedenti asilo, il fatto che il sistema Sprar possa essere applicato solo per protezione internazionale e non umanitaria, non concedere gli stessi diritti di cui godono oggi ai cittadini di paesi considerati sicuri come la Serbia, il Kossovo e la Macedonia". 

Il report sui migranti a Trieste nel 2017

Trieste e le azioni 

"La rotta balcanica che passa per Trieste ormai è un dato di fatto - ha affermato Polidori - e certamente la situazione a livello di forze di polizia, spero possa avere un coordinamento generale di cui parlerò con il Prefetto già questo pomeriggio. Una realtà è rappresentata dal fatto che la maggior parte dei richiedenti asilo presenti a Trieste sono afghani e pachistani e l'Italia è uno dei pochi paesi europei a non aver recepito ancora la direttiva dell'UE che può non garantire la protezione agli stessi cittadini che provengono da situazioni tranquille. Perché l'Italia non ha recepito questa direttiva?" ha chiesto Polidori. 

Le persone che dormono sulle rive

Durante la conferenza è emerso che per quanto riguarda la maggior parte delle persone che negli ultimi giorni dormono sulle rive e nella zona dietro la sala Tripcovich, non si conosce ancora la loro situazione. Un collega del Tg3 ha dichiarato che anche lui, questa mattina, ha parlato con un migrante in piazza Libertà e che avrebbe confermato il fatto di aver dormito su una panchina per tre mesi. La Polizia Locale nella figura del Comandante, ha affermato che "sono 109 le persone verbalizzate da gennaio ad oggi per bivacco". "Il periodo estivo - ha affermato Polidori - è sicuramente un periodo critico. Sicuramente con l'arrivo dell'autunno e dell'inverno, dai paesi balcanici si muoveranno meno persone rispetto ai numeri di queste ultime settimane". Da una prima ricostruzione si è arrivati a ricostruire la presenza di circa una cinquantina, che non sarebbero immigrati clandestini, bensì inseriti nell'accoglienza. 

Al di là della pioggia che è attesa nelle prossime ore e per il fine settimana, e che potrebbe far "scomparire" temporaneamente il problema, la situazione necessita delle risposte e rimane grave. Lo spostamento della commissione da Gorizia a Trieste ha di fatto, deviato parte dei flussi proprio sul capoluogo regionale, e le immagini sono figlie anche di queste azioni.   

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