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Sicurezza sul territorio

Videosorveglianza, va in aula il nuovo regolamento a tutela della privacy

Un restyling per permettere anche l'uso delle nuove tecnologie. Inoltre a breve, il sistema di telecamere della polizia locale, già in rete con la questura, sarà collegato anche ai carabinieri

TRIESTE - Licenziata stamattina dalla sesta commissione, con discussione in aula, la proposta di delibera consiliare sul regolamento per l'utilizzo degli impianti di videosorveglianza siti nel territorio di Trieste. Presenti l'assessore alle politiche della sicurezza cittadina, Caterina De Gavardo e il vice comandante della polizia locale, Paolo Jerman. E' stata illustrata la proposta di nuovo regolamento di videosorveglianza che, come spiegato dalla De Gavardo, "andrebbe a sostituire quello datato 2017. La proposta ha fatto il giro di tutte le circoscrizioni dove ha raccolto parere positivo. Ci sono state richieste di modifiche che chiaramente valuteremo". L'assessore ha poi spiegato che il nuovo regolamento "è il frutto del lavoro degli uffici del Comune di Trieste, del comando della polizia locale, del segretario generale e del Dpo, ossia il Data protection office del comune". Si tratta di regolamento che va a recepire la normativa europea che tutela i dati personali dei cittadini e che apre anche all'utilizzo di nuove tecnologie, ossia eventuali utilizzi futuri di body cam, che gli operatori potrebbero indossare durante la loro attività lavorativa, di dash cam, piccole telecamere che potrebbero essere installate sui mezzi della polizia locale, così come sugli autobus, i droni e gli altri sistemi di videosorveglianza quali i lettori targhe e le fototrappole. "Nel caso in cui questi nuovi sistemi dovessero essere utilizzati - ha evidenziato la De Gavardo - naturalmente produrremmo dei disciplinari tecnici". Jerman ha sottolineato come sia "stato effettuato un restyling del regolamento per richiamare la normativa europea sulla tutela della privacy e si è colta l'occasione di aprire alla possibilità di utilizzare strumentazioni che la tecnologia attuale ci offre". Il vice comandante ha spiegato come nel regolamento ci sia "un'attenta regolamentazione su quanti giorni vengono conservati i video" spiegando che, tranne nel caso di video in cui sono presenti ipotesi di reato al vaglio delle forze dell'ordine, i video resteranno a disposizione, insindacabilmente, per 7 giorni. Jerman ha anche specificato che per quel che riguarda la valutazione d'impatto, un sondaggio effettuato sulla cittadinanza ha espresso un risultato intorno al 95 per cento di positività. E' stato spiegato che il sistema di videosorveglianza comunale, che sul territorio può contare su 147 telecamere (dopo le 26 installate recentemente), è già in rete con la questura, e tra qualche settimana, dopo aver risolto alcune problematiche legate alla fibra ottica, metterà in rete anche i carabinieri.

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