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Ancora violenza in città, la Mobile indaga su un presunto stupro

La questura lavora su un episodio che sarebbe avvenuto verso la mezzanotte di oggi 5 gennaio in un'area della prima periferia nord della città. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno trasportato la donna al pronto soccorso ginecologico dell'ospedale Burlo Garofolo

TRIESTE - La Squadra mobile della questura giuliana indaga su un episodio di presunta violenza sessuale avvenuto nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia nella tarda serata di oggi 5 gennaio. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno soccorso la presunta vittima all'interno di una abitazione sita in un'area della prima periferia nord. Secondo quanto si apprende, la giovane donna è stata poi trasportata al pronto soccorso ginecologico dell'ospedale infantile Burlo Garofolo, struttura dove vengono trattati tutti i casi (siano le vittime maggiorenni o minorenni) legati agli episodi di presunti abusi a sfondo sessuale. Gli investigatori di via del Teatro romano sono al lavoro da questa mattina per fare chiarezza sui fatti che, se confermati, rappresenterebbero l'ennesimo grave episodio di cronaca cittadina. Sulla faccenda viene mantenuto il massimo riserbo, ma gli uomini della Mobile stanno battendo tutte le piste possibili, anche quelle degli esami tossicologici per appurare o meno l'assunzione (inconsapevole) della cosiddetta droga dello stupro. L'autore della presunta violenza sarebbe già stato individuato. 

Quello della violenza sessuale è un fenomeno che a Trieste non manifesterebbe un carattere emergenziale, ma che da anni trova ormai spazio all'interno della annuale classifica sulla qualità della vita pubblicata da Il Sole 24 Ore. Nel 2023 le forze dell'ordine hanno raccolto 43 denunce, dato che produce poco meno di 19 denunce ogni 100 mila abitanti. A queste vanno aggiunte anche due denunce per violenza sessuale ai danni di persone minorenni. Per quanto riguarda la classifica del quotidiano di Confindustria (che cita dati diffusi dal ministero dell'Interno, dipartimento di pubblica sicurezza), Trieste occupa la terza posizione nazionale. Secondo molti addetti ai lavori le ragioni della negativa posizione in classifica sarebbero da ascrivere, non però in via esclusiva, all'alto numero di denunce. Al di là delle interpretazioni e delle difese da parte delle istituzioni, i verbali rimangono.  

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