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Giornate della Mostra del Cinema di Venezia, tre serate con i film della Settimana della Critica

I film della 80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nelle sale cinematografiche della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. A Trieste e Gorizia tre giorni di proiezioni

TRIESTE - Il Cinema Teatro Miela di Trieste e il Multisala Kinemax di Gorizia ospiteranno lunedì 9, martedì 10 e giovedì 12 ottobre tre serate di proiezioni dell’edizione 2023 de Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia, iniziativa realizzata grazie all’accordo consolidato tra AGIS, ANEC e FICE del Triveneto con le Regioni e le Province autonome, che porterà nelle sale aderenti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia le opere provenienti dalla 38° edizione della Settimana Internazionale della Critica.

Teatro Miela

A inaugurare la tre giorni dedicata al Festival cinematografico veneziano sarà il Cinema Teatro Miela di Trieste che lunedì 9 ottobre alle 18.30 ospiterà in sala il regista Fabrizio Paterniti Martello per la presentazione del cortometraggio “It Isn’t So” (Italia 2023) proveniente dalla SIC@SIC, sezione della Settimana della Critica che raccoglie una selezione di opere di autori italiani non ancora approdati al lungometraggio. Due ragazzi dello stesso quartiere hanno preso strade differenti. Uno studia architettura, l’altro usa la pistola. Sono cresciuti in un clima di tensione. Uno scenario continuo di scontri tra manifestanti e poliziotti. La città è un labirinto in movimento. Alla fine, assomiglia alle persone che ci vivono, o forse sono le persone che finiscono per assomigliare alla città. Questa è la differenza tra il centro e la periferia. Tutto sembra sempre uguale, ripetersi all’infinito. Non è così. Sarà invece la critica cinematografica Beatrice Fiorentino, Delegata Generale 38. Settimana Internazionale della Critica ad introdurre il pubblico alla visione di “About Last Year” (Italia, 2023) di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova. Celeste, Giorgia e Letizia sono tre giovani donne diverse tra loro ma unite da una comune consapevolezza: in quanto donne cisgender, sono solo ospiti nel mondo del ballroom e della drag queen e king. Eppure è esattamente in questo mondo che hanno trovato uno spazio sicuro in cui possono essere padrone del proprio corpo senza essere soggette a giudizi, pregiudizi o provocazioni. Qui, al ritmo irresistibile delle performance e del ballo, sono diventate sorelle.

Il rientro in sala è previsto alle 20.30 insieme al regista Lorenzo Quagliotti per assistere a “De l’amour perdu” (Italia, 2023, 17’). Con questo lavoro, il regista ha voluto mettere in evidenza la dignità dell’Amore di fronte all’oblio del tempo e a un Dio che sembra indifferente alle sofferenze umane. La grande Storia che si contrappone all’intimità del dramma è infatti il cardine del racconto: il cuore di una monaca, diviso tra Dio e l’Amore in una Francia occupata dai nazisti. Si prosegue poi, sempre con l’introduzione di Beatrice Fiorentino, con l’opera “The Vourdalak” (Francia 2023) di Adrien Beau, adattamento di un’opera del Romanticismo Gotico di Alexei Kostantinovich Tolstoj, attraverso l’utilizzo di tecniche meccaniche che hanno una lunga tradizione nel cinema, come l’uso delle marionette. L’opera racconta le disavventure di una famiglia alle prese con un essere assetato di sangue.

Gli appuntamenti al Cinema Teatro Miela riprenderanno il giorno successivo, martedì 10 ottobre alle 18.30 Daniele Terzoli, giornalista del portale online La Cappella Underground di Trieste approfondirà con il pubblico “Las memorias perdidas de los árboles” (Italia, 2023) di Antonio La Camera, nel quale il regista mette in scena il dialogo interiore tra due alberi nella foresta peruviana. Subito a seguire arriverà “Malqueridas” (Cile, Germania, 2023) di Tana Gilbert, film vincitore della 38° Edizione della SIC e Premio Mario Serandrei - Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico. Sono donne. Sono madri. Sono detenute che stanno scontando lunghe pene in una prigione in Cile. I figli crescono lontano da loro, ma rimangono nei loro cuori. In prigione trovano l’affetto delle altre detenute che condividono la loro stessa esperienza. L’opera ricostruisce le loro storie attraverso le immagini che loro stesse hanno girato dentro la prigione con i cellulari il cui uso è vietato, recuperando la memoria collettiva di una comunità dimenticata. Il sostegno reciproco tra queste donne diventa una forma di resistenza ed emancipazione.

Alle 20.30 sarà invece ospite il regista Federico Demattè in occasione della proiezione del suo “Pinoquo” (Italia 2023). Notte, periferia di una città. Cora ha sedici anni e con la sua banda di amici sta per entrare abusivamente in una scuola. Cora ha invitato la compagnia del ragazzo che sta frequentando ma gli amici di lei non vogliono. Inizia così una cupa avventura di litigi, vandalismo e caos tra i labirinti dell’edificio; una lotta tra le due bande, una ricerca di spazi da conquistare, da distruggere e ricreare. A chiudere la serata sarà invece “Vermin” (Francia, 2023) di Sébastien Vaniček. A seguito di un’invasione di aracnidi velenosi, gli abitanti di una palazzina dovranno imparare a lottare per la propria sopravvivenza. Il regista firma un “horror naturale”, dove i ragni sono un’allegoria sociale di chi abita nelle periferie, di chi è discriminato, giudicato appena esce dagli schemi, di chi è considerato un “parassita” e la cui rabbia cresce, sempre di più.

Le proiezioni a Gorizia

Giovedì 12 ottobre le proiezioni de Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia si sposteranno a Gorizia. Il Multisala Kinemax ospiterà alle 17.30 la critica cinematografica Michela Manente che, insieme alla regista Angela Norelli presenterà “We Should All Be Futurists” (Italia 2023) cortometraggio realizzato rimontando scene tratti da alcuni film muti e premiato alla SIC 2023 per il Miglior Contributo tecnico. Tra gli anni Dieci e Venti del Novecento, in un allusivo carteggio, Rosa confida all’amica Giorgina un segreto: l’uomo-macchina di cui parla Marinetti non è un futuro prossimo per gli uomini, come dicono i futuristi. È un presente per le donne, che Giorgina può ricevere per posta. Subito dopo, verrà portato in sala “Life Is Not a Competition, But I’m Winning” (Germania, 2023) di Julia Fuhr Mann. Un collettivo di atleti queer entra nello Stadio Olimpico di Atene con l’intenzione di onorare coloro che sono sempre stati esclusi dal podio dei vincitori. Incontrano Amanda Reiter, una maratoneta transgender che ha dovuto confrontarsi con i pregiudizi degli organizzatori sportivi, e Annet Negesa, un’atleta degli 800 metri che è stata esortata dalle federazioni sportive internazionali a sottoporsi a chirurgia ormonale. Insieme creano un’utopia radicale e poetica, in cui la sofferenza e il dolore si fondono in una visione di comunità che crea una vigorosa contrapposizione alla violenza commessa.

Sempre a cura di Michela Manente sarà, alle 20.30 l’introduzione alla visione di “La linea del terminatore” (Italia, 2023) di Gabriele Biasi, vincitore del Premio per la Miglior Regia della SIC@SIC. L’opera è è un documentario sulla fuga di Fernanda Gonzalez da Buenos Aires all'Italia. Intrecciando filmati d'archivio di esplorazioni spaziali con il suo archivio personale, il film si concentra sul suo viaggio emotivo, mentre Fernanda è costretta a fare i conti con il senso di colpa per aver lasciato indietro i suoi cari. Chiuderà questa tre giorni intensa dedicata al cinema l’opera “Sky Peals” (Regno Unito, 2023) di Moin Hussain. Adam fa i turni di notte in una stazione di servizio autostradale e conduce una vita mediocre e solitaria quasi del tutto priva di contatti umani. Venuto a sapere che il padre, di cui aveva perso le tracce, è morto, Adam cerca con fatica di ricostruire l’immagine di un uomo che non ha mai veramente conosciuto e riesamina dettagli del suo passato che si sforza di comprendere. Quando scopre che il padre era convinto di non essere umano, Adam inizialmente respinge l’idea come ridicola. Tuttavia il dubbio lentamente si insinua, portando con sé una seria riflessione: se fosse la verità, cosa significherebbe questo per Adam? Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Il calendario completo è disponibile sul sito www.agistriveneto.it e alla pagina Facebook @agis.trevenezie.

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