Apertura di Bini sul nucleare, FdI al veleno: "Qualcuno ha scordato i referendum"
"Mi confronto con esperti ogni giorno - così Fabio Scoccimarro -, quando si parla di nucleare bisognerebbe farlo con le basi di confronto tecnico/scentifico"
"Sono molteplici le criticità legate alle attuali tecnologie nucleari: alto costo economico di produzione, smaltimento delle scorie radioattive, i tempi oltremodo lunghi di realizzazione delle centrali. Impossibile ancora garantire il rischio zero per la salute pubblica nel breve e nel lungo periodo". Così il coordinatore FVG di Fratelli d'Italia FVG Walter Rizzetto sul dibattito relativo gli investimenti nel nucleare e l'apertura espressa dall'assessore regionale Bini. "Probabilmente qualcuno, senza nessuna base tecnica o confronto, ha scordato ben due referendum celebrati nel nostro Paese e che hanno dato esito inequivocabile".
Anche l'assessore all'Ambiente Fabio Scoccimarro, che non ha mai nascosto le perplessità su Krško2, ribadisce la sua posizione: "Mi confronto con autorevoli esperti nazionali oltre che con i dirigenti, funzionari e professionisti della direzione regionale ogni giorno, in particolare riguardo il tema dell'energia e dello sviluppo sostenibile. Quando si parla di nucleare bisognerebbe farlo con le basi di confronto tecnico/scentifico perché esistono diverse criticità legate alle attuali tecnologie nucleari e il tema va discusso con cautela e ampia condivisione". I meloniani sottolineano poi come "l'emergenza climatica ci chiede di dimezzare le emissioni di Co2 entro dieci anni e non si capisce come il nucleare possa rappresentare uno strumento utile, se richiede decenni per sviluppare le nuove tipologie, tipo la 'IV generazione'".