«Falsificazione, mistificazione o errore umano? Comunque sia è un attacco alla democrazia che rischiava di passare inosservato come, mi viene a questo punto da pensare, possa essere accaduto già tante altre volte in passato. In ogni caso, quindi, i responsabili dovranno rispondere alla città, ai triestini ed alla Procura, chiunque essi siano».

«Abbiamo raccolto – spiega Carini - quasi 450 firme necessarie per la presentazione della lista alle elezioni comunali nella sede Startup Trieste di via Trento 9b, completando l’iter in sole sette ore distribuite nell’arco di tre giorni alla presenza prima di un consigliere regionale e poi di un notaio. Certificatori ufficiali davanti ai quali i nostri sottoscrittori hanno posto la loro firma esibendo il necessario documento di identificazione. Più delle necessarie 350 firme sono già state ritenute valide dagli uffici comunali che, al contempo, rispetto alle prime 394 presentate avevano riscontrato 17 firme non valide. Due di queste – evidenzia Carini – hanno però richiamato la nostra attenzione in quanto riguardavano una giornalista ed un rappresentante delle forze dell’ordine che conosco personalmente e che, interpellati, hanno immediatamente permesso di svelare l’arcano».

«I loro nomi e le loro firme, così ci è stato riferito, apparivano già in altre liste senza che i diretti interessati ne fossero minimamente a conoscenza. Non li avessi conosciuti così bene tutto sarebbe probabilmente passato inosservato. Adesso – chiede Carini – le verità possono essere solo due: o siamo davanti ad una vera e propria falsificazione di firme o il problema è all’interno del Comune e, sinceramente, non so quale delle due opzioni è la peggiore».

“Ciò non bastasse – sottolinea ancora Carini – nei giorni scorsi ho assistito ad una smodata caccia alla firma con fogli volanti che non possono certamente garantire la regolarità di una raccolta che deve essere seria e rispettosa delle regole».

«Ho deciso di creare Startup Trieste, una lista civica apartitica, dopo avere vissuto da cittadino attivo e da giornalista tutto quanto ritengo rappresenti il peggio della politica italiana fondata su false ideologie legate a fondamentalismi del passato, su malsani principi di schieramento, sulla contrapposizione ad ogni costo, sulla mancanza di rispetto per le persone e sulla totale distanza dalla realtà quotidiana di chi lavora o di chi è in cerca di un lavoro, di chi ogni giorno lotta per la propria sopravvivenza come per quella dei suoi cari. Ma davvero – conclude il candidato sindaco Fabio Carini - non pensavo di vivere una giornata così negativa per Trieste».