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Sabato, 27 Aprile 2024
Dopo la rapina / S. Giacomo - Ponziana / Via Pietro Zorutti

Rapina all’In’s, il racconto del dipendente: “E’ la quarta volta”

“Abbiamo anche abbastanza problemi di furti”. Lo dichiara un membro dello staff in servizio al supermercato si via Zorutti, preso di mira ieri mattina, venerdì 23 febbbraio, da una rapina

TRIESTE - “Questa è la quarta che succede e sono qui da 15 anni. Inoltre abbiamo abbastanza problemi di furti”. Lo dichiara un membro dello staff (che preferisce restare anonimo) in servizio all’In’s di Ponziana in via Zorutti, preso di mira ieri mattina da una rapina. Dopo l’intervento della polizia è stato arrestato un cittadino croato 34enne mentre il presunto complice, un triestino 77enne, è stato denunciato ma è scappato facendo perdere le tracce. La sera prima un tassista è stato rapinato non troppo distante, in largo Pestalozzi, e la polizia non esclude che i due episodi siano collegati.

Il racconto

Questo, il racconto del testimone che lavora all’In’s: “E’ entrata soltanto una persona, erano le nove di mattina e avevamo appena aperto. Noi di soldi in cassa ne abbiamo pochi e appena li incassiamo li mettiamo nella cassaforte temporizzata. Comunque non si sapeva se la pistola fosse vera o finta, niente vale la vita umana, quindi ho fatto aprire il cassetto alla mia dipendente e gli abbiamo dato i soldi”. E’ stata infatti l’addetta alla cassa ad essere minacciata per prima dal rapinatore, mentre il collega stava lavorando in un’altra zona del negozio. “Lei ha avuto la prontezza di suonare il campanello - spiega il dipendente -, io sono arrivato subito, mi sono trovato queste persone davanti, così le ho detto di aprire e dar loro i soldi. Io ero abbastanza freddo perché sono arrivato da lontano e ho avuto il tempo di prepararmi alla scena, mentre la mia collega era molto scossa”. In merito alla vigilanza, nel supermercato non c’è un servizio di guardie giurate, “almeno per il momento - puntualizza il testimone -, ma adesso vedremo - Sicuramente c’è l’intenzione di mettere un sistema di videosorveglianza che al momento non c’è, anche se era già programmato. Ora va fatto a maggior ragione”.

Le voci degli esercenti

Anche tra i pubblici esercizi circostanti c’è chi lamenta una situazione di forte degrado, come il titolare del bar Ponziana: “E’ una battaglia persa - sentenzia sconsolato - lo confermano anche le forze dell’ordine con cui parlo. Queste persone entrano in carcere ed escono subito dopo. Come si è visto proprio ieri, lui era appena uscito di prigione (il rapinatore, ndr) e non è cambiato molto. Gestiamo questo bar da 31 anni e una volta era molto meglio. Anche qui dentro sono entrati quattro volte spaccando le vetrine, poi abbiamo installato gli allarmi”. Secondo un avventore del bar, molte delle persone che creano degrado “vengono dal comprensorio Ater di via Battera. Si concentrano lì perché sono appartamenti messi male e la maggior parte delle persone li rifiutano”. In molti, infatti, ricordano ancora i fatti di sangue avvenuti proprio nel comprensorio a fine 2022, tra cui il pestaggio di un anziano e un uomo accoltellato dalla moglie.

Altri esercenti interpellati sembrano temere che Ponziana possa essere considerato un luogo non sicuro, alcuni di loro sono nati e cresciuti in questa zona, a cui si dicono molto affezionati. “Non posso parlare male del mio rione” spiega il titolare di un negozio della stessa via Zorutti - posso solo dire che la Polizia ha fatto un lavoro straordinario, sono intervenuti subito”, mentre Paolo Perusco, dell’omonima salumeria, sostiene di non aver “mai avuto problemi. Forse è perché qui ho una clientela selezionata, ormai i supermercati accentrano più dei piccoli negozi. Secondo me questo è ancora un buon rione"

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