Sentinelle Sedute: «Sabato 11 aprile in piazza per i diritti degli omosessuali»
Attorno alla manifestazione è nata una polemica innestata dalle parole del segretario cittadino della Lega Nord Pierpaolo Roberti, cui è seguita la piccata risposta delle Sentinelle Sedute e quella della Casa delle Culture
«Sabato 11 aprile 2015 alle 17.00 in piazza Unità d'Italia le Sentinelle Sedute scendono in piazza». Lo riferiscono in una nota i responsabili delle Sentinelle Sedute, movimento spontaneo nato sul web in risposta alle Sentinelle in Piedi.
«Scendiamo in piazza per i diritti civili degli omosessuali - continua la nota - , contro le politiche discriminatorie verso la popolazione LGBT. Perchè difendere i diritti di chi ci sta vicino significa difendere i diritti di tutti. Perchè combattere le discriminazioni significa costruire una società civile e vivibile per tutti. E in questo momento in Italia ci sono componenti che cercano di imporre le loro convinzioni dettate dalla loro fede religiosa o dal loro credo politico».
«Si mascherano da difensori della libertà d'espressione - spiegano i responsabili delle Sentinelle Sedute - ,per nascondere un ideologia omofoba e gravemente discriminatoria. Noi scendiamo in piazza per ribadire che la libertà di pensiero e di espressione nullahanno a che vedere con un'azione di opposizione contro altri individui e con la negazione dei loro diritti.
opporsi è un'azione, non un'opinione o un pensiero».
«Opporsi alle unioni civili tra coppie omosessuali - sottolineano - , al divorzio breve , alla fecondazione eterologa significa opporsi al diritto di scegliere di altre persone. Scelte che non implicano il coinvolgimento di nessun altro e che sono un diritto della coppia, sia essa eterosessuale o omosessuale. Quindi siamo noi che scendiamo in piazza per la libertà nel senso più ampio del termine.
La libertà di scegliere, di essere ciò che vogliamo , di essere felici con chi vogliamo».
«Scendiamo in piazza per sensibilizzare e informare la cittadinanza - conclude la nota - troppo spesso "confusa" da notizie false e ragionamenti tendenziosi , da slogan in "politichese" e prediche morali atte soltanto a manipolare l'opinione pubblica. Noi non scendiamo in piazza "contro".Scendiamo in piazza per il diritto all'uguaglianza (anche per il tanto amato e frainteso diritto d'espressione)».
Attorno alla manifestazione è nata una polemica innestata dalle parole del segretario cittadino della Lega Nord Pierpaolo Roberti, cui è seguita la piccata risposta delle Sentinelle Sedute e quella della Casa delle Culture