Ius soli: i consiglieri regionali Pd riprendono lo sciopero della fame a staffetta
«Venti mila persone solo in Fvg, in grandissima parte bambini e adolescenti, sono in attesa di questa legge»
«Venti mila persone solo in Fvg, in grandissima parte bambini e adolescenti, sono in attesa di questa legge»
Da una parte Non Una Di Meno, il movimento femminista sceso in piazza a manifestare contro la violenza di genere e sua strumentalizzazione, dall'altra Forza Nuova a manifestare contro lo Ius Soli
«È squallido ed infame il fatto che i soliti radical chic, sponsorizzino sempre prima e comunque gli immigrati, a discapito degli italiani, senza lavoro, senza casa, terremotati...»
«La cittadinanza italiana deve essere un traguardo da raggiungere alla fine di un percorso di integrazione ben definito»
Parte lo “sciopero della fame a staffetta” per sostenere la necessità dell'approvazione quanto prima della legge sullo “Ius Soli” al Senato
La segretaria regionale Pd Fvg aderisce all’iniziativa: «Grazie al lavoro dei nostri parlamentari, auspico che legge si approvi»
Raccolte 300 firme a Trieste durante la campagna Nazionale lanciata dalla Presidente l'On. Giorgia Meloni
«Per ottenere la cittadinanza bisogna rispondere a parametri molto rigidi»
Tra i promotori della pagina Facebook il 23enne triestino Chouaib Bel Mouden
Lo rileva in una nota Alternativa Tricolore Tricolore: «Sì della Camera alla “nuova legge” sulla cittadinanza, viene approvato con 310 sì, 66 no e 83 astenuti, ora la parola passa al Senato. Tra gli applausi del Pd e l'astensione del M5S, si delinea la linea assolutamente anti-italiana della “falsa” politica italiana»
Lo rileva in una nota Nicoló Fantin, coordinatore regionale Forza Italia Giovani FVG: «Forza Italia Giovani ha lanciato a livello nazionale una campagna contro lo scempio della cittadinanza italiana che il PD, NCD, M5S e SEL hanno compiuto. Crediamo che l'essere italiani sia un valore non in vendita per meri interessi elettorali»
12.00 - «chiediamo ai promotori di questa proposta di cittadinanza civica, per quanto simbolica, di fare un passo indietro prima di alterare in modo irreparabile equilibri già precari e di preoccuparsi invece dei problemi veri che sono quelli del lavoro, della giustizia sociale, della salute e della sicurezza»