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Martedì, 19 Marzo 2024
Sicurezza

Come eliminare le termiti per proteggere i mobili di legno: tutti i rimedi naturali

Si dice sempre che prevenire è meglio che curare, ma nel caso di queste specie i ritardi nella scoperta sono determinanti. Ecco come capire se ci sono termiti in casa

Il parassita più distruttivo del mondo: è questa la triste fama con cui è conosciuta la termite, un piccolo insetto che spesso viene confuso con la formica ma che è molto meno innocuo. Quando si parla delle termiti, infatti, si pensa subito alla loro “passione” per il legno che viene letteralmente divorato e distrutto.

Non sono una minaccia per l’uomo e la sua salute, peccato che un mobile o qualsiasi altra cosa di legno infestata dalla specie sia a rischio cedimento. Perché mangiano soprattutto il legno? C’è una tipologia di insetto, in particolare, che è molto diffusa.

Le specie più diffuse

Le termiti più comuni sono note con il nome Reticulitermis lucifugus. Dal nome si capisce bene come siano “allergiche” alla luce, inoltre sono abituate in luoghi molto bui e a prediligere legni sani e ben stagionati. La voracità è a dir poco proverbiale, visto che riescono a divorare fino a 6 grammi al giorno di materiale, il che fa capire come travi, pavimenti e cornici vadano tutelati in ogni modo per scongiurare guai peggiori.

Un’altra specie che è diffusa in diverse parti del mondo, in primis nelle regioni tropicali, si chiama Kalotermis Flavicollis, altrettanto voraci e riconoscibili per un anello di colore giallo sul loro torace.

Come evitare la confusione con i tarli

L’errore tipico è quello di scambiare una termite per un tarlo. I tarli si riconoscono perché sono capaci di scavare dei buchi di piccole dimensioni nel legno a partire dalla parte più esterna, i tipici forellini che possono notarsi in molti oggetti realizzati in questo materiale.

L’abilità delle termiti, invece, è quella di scavare il legno dall’interno, tanto è vero che spesso si scopre la loro presenza quando ormai è troppo tardi. Anche il colore permette di evitare malintesi: le termiti somigliano, ad esempio, alle formiche, ma queste ultime sono solitamente nere con una testa più grande. Al contrario, le termiti hanno una colorazione più chiara e un corpo più proporzionato.

Come capire se ci sono delle termiti in casa

Si dice sempre che prevenire è meglio che curare, ma nel caso di queste specie i ritardi nella scoperta sono determinanti. Per capire se ci sono termiti nell’abitazione, è necessario sistemare nelle intercapedini delle cantine o dei solai dei cartoncini imbevuti d’acqua.

Questi insetti amano anche la cellulosa e in caso di presenza indesiderata, il cartoncino si riempirà di tanti animaletti. Per rendere loro la vita difficile, si dovrebbe evitare qualsiasi ristagno d’acqua e anche sigillare porte, finestre e crepe. Gli insetticidi chimici, al contrario, non sono una buona soluzione: sono inquinanti e tossici, inoltre riescono ad eliminare solamente una parte degli insetti. Molto meglio affidarsi ai rimedi naturali.

Con le soluzioni naturali si va sul sicuro

Un buon rimedio completamente naturale consiste in un altro animaletto. Proprio così, serve una specie ben precisa per eliminare quella che infesta il legno. Si tratta del verme nematode, un parassita naturale che riesce a prevalere sulle termiti provocandone la morte entro e non oltre le 48 ore successive.

Per procurarsi questi vermi è sufficiente recarsi in un negozio specializzato in articoli di giardinaggio, avendo cura di conservarli in un luogo fresco oltre il quindicesimo giorno dall’acquisto.

Un’altra alternativa efficace

Se anche il verme dovesse fallire, allora ci si può affidare all’acido borico, un tipico insetticida e disinfettante che si è rivelato più volte utile contro le termiti. 

Il consiglio è quello di creare delle “esche” con questo acido e del latte condensato per attirare gli insetti, magari facendo intervenire anche il nematode per un risultato migliore. Per avere un’esca a portata di mano basta usare un recipiente di legno in cui versare acido e latte, mescolando il tutto con un cucchiaio (sempre di legno per evitare che un qualsiasi metallo si rovini). Utilizzando dei guanti in lattice, poi, basta formare delle piccole palline con il composto da inserire nei luoghi a rischio.

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