Grande debutto per "La vita che ti diedi", un Pirandello poco visto
Ieri sera ha debuttato al Teatro Bobbio "La vita che ti diedi", dramma firmato Luigi Pirandello e diretto da Marco Bernardi con l'ottima interpretazione di Patrizia Milani. Uno spettacolo che punta molto sulla riflessione su tematiche potenti come l'amore, la vita e la morte
Un eccellente spettacolo è “La vita che ti diedi”, dramma scritto da Luigi Pirandello negli anni ‘20, che ha debuttato ieri sera al Teatro Bobbio secondo la regia di Marco Bernardi e che rimarrà in scena fino a mercoledì 4 febbraio.
La sala piena ha potuto apprezzare Patrizia Milani che ha esordito al Bobbio con una eccellente interpretazione insieme a Carlo Simoni e Gianna Coletti. Rispettato quasi alla lettera il testo originale, silenzi inclusi. Sono state enormemente apprezzate quelle pause in cui la riflessione su quanto detto dagli attori poteva fiorire.
La scenografia essenziale rispecchia perfettamente le contrapposizioni letterarie espresse da Pirandello: la vita e la morte, il sogno e la realtà, la speranza e lo struggimento d’amore. Solo una stanza bianca come scenografia unica per tutti e tre gli atti, in cui spiccano solo pochi elementi d’arredo scuri che vengono tagliati da lame di luce di diversa intensità ad emulare lo scorrere del giorno.
Una rappresentazione molto fisica della filosofia pirandelliana dove i monologhi superano i dialoghi per numero, ma non per questo appesantiscono lo scorrere della storia. Una madre che sopravvive al proprio figlio - che non vedeva da sette anni - che si rapporta con l’amante di lui, che brucia d’amore per quell’unico protagonista mai apparso in scena.
Lo spettacolo sarà rappresentato al Teatro Bobbio fino al 4 febbraio agli orari 20.30 e martedì e festivi alle 16.30. Lunedì 2 febbraio invece gli attori incontreranno i ragazzi dell’Istituto Nordio e del Liceo Dante Alighieri.
