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Teatro

TSDanza: pubblico del Rossetti in delirio per il sex appeal della Parsons Dance

Un gioco di luci, sex appeal, energia e divertimento hanno inebriato il pubblico del Rossetti

Si è aperta con la Parsons Dance ieri sera, 14 marzo, la terza edizione di TSDanza 3.0, il festival di danza organizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

 L'inizio del festival è stato inaugurato da una buona dose di sex appeal, energia e divertimento che ha da subito conquistato gli spettatori. Ballerini preparati, giovani e freschi hanno dimostrato sul palco la loro bravura tecnica frutto di anni e anni di allenamento.

La celebre compagnia made in Usa ha presentato uno spettacolo elegante e accessibile a tutti. Tra i ballerini, si è subito fatta notare l'italiana Elena d'Amario, figlia di un noto show televisivo, che ci ha poi confermato la sua bravura nell'assolo di "Caught", una performance affascinante resa speciale da luci stroboscopiche e che ha dato allo spettacolo una spinta in più ed un tocco di concezione futuristica alla danza moderna. La ballerina infatti, grazie alle sue formidabili abilità ed una serie di numerosi salti, sembrava essere sospesa in aria.

Il ritmo dell'intero spettacolo si è rivelato abbastanza veloce, tuttavia ci si aspettava da un momento all'altro un climax dal punto di vista coreografico che purtroppo ha deluso le aspettative. Ben variato quindi nella prima parte, certamente molto più curata e frutto di una maturità del gruppo capace di delineare un' evoluzione nella ricerca coreografica; meno interessante l'ultima, nella quale si ripetevano –forse troppo– i classici del loro repertorio che rimarcano probabilmente la necessità e l'esigenza di dare una firma forte alla compagnia.

Si gioca prevalentemente sulla leggerezza e lo slancio sportivo e atletico dei danzatori riuscendo a soddisfare le aspettative del pubblico. Ottima l'empatia che si è creata grazie al grande entusiasmo del corpo di ballo. L'intento di questa compagnia è infatti quello di far nascere in ogni spettatore il desiderio di ballare e di gioire insieme ai ballerini ed il fine è stato ottenuto alla grande. Ottime le luci, d'altronde c'era lo “zampino” del light designer Howell Binkley, vincitore del Tony Award per lo spettacolo di Brodway “Hamilton”, che ha saputo esaltare le performance della compagnia.

Lo spettacolo ha riscosso un enorme successo ed è stato molto applaudito dal pubblico con un accenno di standing ovation.

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