2° Posto in Italia per l'Università di Trieste, 226° Posto al Mondo

La statistica della Times Higher Education valuta i 400 migliori atenei al mondo

L'università di Trieste si conferma tra le migliori università d'Italia e del Mondo. Visti i criteri di valutazione della Times Higher Education World University Rankings è un successo già rientrare tra i 400 migliori atenei.

La prima università italiana in classifica, nel gruppone 201°-225° posto nel ranking mondiale, è la l'Università di Trento. Nella fascia dalla 226ª alla 250ª posizione, seconda posizione in Italia, ci sono l'Università di Milano-Bicocca, l'Università degli studi di Trieste - che migliora rispetto all'anno scorso quando si era posizionata tra gli atenei dal 251esimo e al 275esimo posto - e l'Università di Torino.

Lo studio ha preso in considerazione l'insegnamento (l'ambiente di apprendimento) che ha totalizzato 19,1 punti su 100; la prospettiva internazionale (degli insegnanti e studenti) ha ottenuto 49,8 punti su 100; il reddito prodotto, 32,9 punti su 100; 15 punti su 100 li ha ottenuti la ricerca; un'ottimo risultato invece, forse quello decisivo per il punteggio complessivo dell'ateneo triestino, l'ha raggiunta la voce "citazioni" che ha totalizzato 86,7 punti su 100.
Analizzando questi punteggi parziali si potrebbe anche affermare che l'Università di Trieste sia, seppur di poco, al di sopra di quella di Milano-Bicocca e Torino, ottenendo così il secondo posto assoluto in Italia.

Il Rettore Maurizio Fermeglia sottolinea con soddisfazione il brillante piazzamento, dichiarando che «il notevole risultato ottenuto dall'Università di Trieste, in una delle classifiche più prestigiose del mondo, evidenzia ancora una volta il valore che l'ateneo triestino è riuscito a costruirsi negli anni nell'ambito dell'alta educazione. Tale risultato è particolarmente lusinghiero in quanto la classifica del THE tiene conto, oltre che della didattica, anche della ricerca scientifica con particolare rilievo all'internazionalizzazione ed ai rapporti con gli enti culturali e con l'industria del territorio».