Assestamento: Roberti, pronti fondo riequilibrio ed extra gettito Imu
Trieste, 10 lug - "La Regione vuole garantire l'autonomia dei
sindaci del Friuli Venezia Giulia e lo fa con l'istituzione del
fondo di riequilibrio che si inserisce perfettamente nella
strategia adottata dalla Giunta Fedriga in merito agli enti
locali. Si tratta di una visione chiara e antitetica rispetto
alle azioni attuate in passato e che, in assestamento di
bilancio, ci permetterà di chiudere per la prima volta una
partita importante come quella dell'extragettito Imu che
garantirà agli enti locali 10 milioni di euro".
Lo evidenzia l'assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, intervenendo sul tema della riforma degli enti locali e degli stanziamenti previsti all'interno dell'assestamento di bilancio che verrà sottoposto al voto del Consiglio regionale a fine mese.
"Attraverso la riforma delle Uti - rimarca Roberti - è stato attuato un disegno preciso che ha costretto le amministrazioni locali a compiere scelte quasi obbligate a fronte di tagli mirati a determinate categorie di Comuni, in particolare a quelli piccoli e con poca superficie. Oggi, invece, la priorità della Giunta Fedriga è garantire il funzionamento dei Comuni, lasciando ai sindaci eletti dai cittadini la libertà di decidere in quale modo rendere più efficienti i servizi erogati. La Regione non si arroga più il diritto di decidere al posto dei sindaci e si pone nei confronti dei Comuni come un ente di pari grado e dignità, come dice la Costituzione, che offre ai primi cittadini gli strumenti necessari e lascia loro l'onere e l'onore di governare".
"Si tratta - precisa l'assessore - di due visioni distanti e inconciliabili tra loro, perché quella che ha voluto la creazione delle Uti ha prodotto notevoli disservizi su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia e previsto il ricorso ai commissari per i sindaci disobbedienti alle direttive imposte d'imperio, l'altra garantisce il diritto di esercitare l'autonomia con risorse e mezzi sufficienti a tutti sulla base di criteri oggettivi, senza penalizzare o condurre al dissesto i bilanci di nessuno dei 215 municipi della nostra regione". ARC/MA/fc
Lo evidenzia l'assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, intervenendo sul tema della riforma degli enti locali e degli stanziamenti previsti all'interno dell'assestamento di bilancio che verrà sottoposto al voto del Consiglio regionale a fine mese.
"Attraverso la riforma delle Uti - rimarca Roberti - è stato attuato un disegno preciso che ha costretto le amministrazioni locali a compiere scelte quasi obbligate a fronte di tagli mirati a determinate categorie di Comuni, in particolare a quelli piccoli e con poca superficie. Oggi, invece, la priorità della Giunta Fedriga è garantire il funzionamento dei Comuni, lasciando ai sindaci eletti dai cittadini la libertà di decidere in quale modo rendere più efficienti i servizi erogati. La Regione non si arroga più il diritto di decidere al posto dei sindaci e si pone nei confronti dei Comuni come un ente di pari grado e dignità, come dice la Costituzione, che offre ai primi cittadini gli strumenti necessari e lascia loro l'onere e l'onore di governare".
"Si tratta - precisa l'assessore - di due visioni distanti e inconciliabili tra loro, perché quella che ha voluto la creazione delle Uti ha prodotto notevoli disservizi su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia e previsto il ricorso ai commissari per i sindaci disobbedienti alle direttive imposte d'imperio, l'altra garantisce il diritto di esercitare l'autonomia con risorse e mezzi sufficienti a tutti sulla base di criteri oggettivi, senza penalizzare o condurre al dissesto i bilanci di nessuno dei 215 municipi della nostra regione". ARC/MA/fc