Carburanti: avviato Tavolo di crisi, si guarda anche al post incentivi
Udine, 15 mag - Il crollo della vendita di carburanti e il
futuro degli incentivi regionali per abbattere la concorrenza
d'oltre confine sono stati i temi al centro della prima seduta
del Tavolo di crisi riunitosi oggi a Palazzo Belgrado a Udine,
convocato dall'assessore regionale all'Ambiente per avviare un
confronto aperto con petrolieri, esercenti, categorie economiche,
consumatori e associazioni ambientaliste.
Ferma restando la piena fiducia nell'esito del ricorso avanti
alla Corte di giustizia europea contro il regime agevolato
regionale, la Regione è pronta a mettere in campo un "piano B"
nel caso di soccombenza e comunque nella prospettiva di
un'evoluzione del settore dell'approvvigionamento energetico.
La sentenza è attesa a settimane e la difesa dell'avvocatura di
Stato, basata sulla relazione della Regione, è considerata
sufficientemente solida e ragionevole. La Regione ritiene
pertanto che gli sconti per i cittadini del Friuli Venezia Giulia
potranno continuare ad essere applicati.
In ogni caso, l'esecutivo regionale è intenzionato a farsi carico
di una vera e propria rivoluzione culturale in tema energetico e
sta quindi studiando una tessera regionale che consenta l'accesso
agevolato non solo all'acquisto dei carburanti, ma anche ad altri
servizi connessi alla mobilità sostenibile.
Nel corso del dibattito gli esercenti hanno formulato due
proposte di lavoro: la prima, volta ad incentivare la chiusura
dei distributori per razionalizzare la rete; l'altra, finalizzata
a dotare il Friuli Venezia Giulia di un sistema di agevolazioni
ispirato all'Alto Adige, dove la scontistica è basata sulla media
del prezzo ponderato applicato negli stati confinanti.
Per la Regione, una revisione immediata della legge regionale
potrebbe inficiare l'esito del ricorso, ponendo sul tavolo dei
giudici di Bruxelles un'ammissione di colpa ingiustificata;
respinti anche i parallelismi con l'Alto Adige, dove la gestione
è semplificata dato il numero esiguo di utenti (600 tessere
contro le 600mila gestite in Friuli Venezia Giulia), permane in
capo alla Regione la volontà di risolvere la crisi puntuale dei
gestori più deboli nelle fasce confinarie con l'apertura di
tavoli di crisi specifici presso la direzione regionale Attività
produttive.
I rappresentanti di categoria hanno inoltre proposto incentivi
per sostenere il mercato dei carburanti alternativi, come il
metano, e per stimolare un maggior ricorso al trasporto pubblico
rispetto a quello privato.
Su questi ultimi temi la Regione ha ribadito la volontà di
proseguire sia negli incentivi all'acquisto di veicoli privati
sempre meno inquinanti, sia nelle politiche di sostenibilità
ambientale riferite al trasporto su gomma (settore in cui il
Friuli Venezia Giulia si posiziona ai vertici della classifica
europea) e alla mobilità sostenibile.
ARC/SSA/ppd