Cultura: Voci resiane opera preziosa che raccoglie memoria comunità
Udine, 7 set - Un piccolo registratore vocale, la pazienza di
girare di frazione in frazione, il dono socratico della maieutica
nel farsi raccontare storie e culture dalle mille sfumature. Così
è nato Voci resiane, un'opera multimediale, composta da una
curatissima pubblicazione e due cd audio e video, che raccoglie
le testimonianze della gente della Val Resia e le restituisce
alla conoscenza del pubblico.
Il progetto nasce dalle registrazioni svolte da Daniele Macuglia,
ricercatore di storia della scienza, che vive e insegna
all'estero ma è rimasto profondamente legato alle origini resiane
della famiglia. L'opera è poi stata curata coralmente con il
supporto dell'amministrazione comunale ed è stata presentata oggi
nella sede della Regione a Udine alla presenza dell'assessore
regionale alla Cultura, del sindaco e dell'ex sindaco di Resia
che è anche coautore.
L'esponente della Giunta, dopo aver ricordato il finanziamento
erogato dalla Regione per la pubblicazione con i fondi della
legge 26/2007 sulla tutela delle lingue minoritarie, ha
sottolineato come Voci resiane rappresenti un lavoro meritevole
di attenzione per i suoi aspetti culturali e sociali. Una
raccolta complessa e variegata che restituisce tradizioni e
storie di una comunità.
Quanto realizzato si inserisce, infatti, nel solco dell'attività
della Regione per la salvaguardia della storia e dell'etnografia
del Friuli Venezia Giulia ed in particolare della sua montagna,
dove ogni vallata ha una peculiarità. Da qui il valore intrinseco
di questo lavoro, che contribuisce a sapere chi siamo, cui si
aggiunge un valore estrinseco, sotteso all'intento di
valorizzazione del patrimonio culturale quale fonte di ricchezza
per le comunità locali.
Macuglia, definito abitante del mondo e ormai prossimo a partire
per la Cina dove lo attende una cattedra di Storia del pensiero
scientifico all'università di Pechino, dedica l'opera ai giovani
resiani, a cui è affidato il compito di recuperare il patrimonio
culturale e linguistico. La scuola, che ospita 52 bambini, è già
veicolo di attività e laboratori per l'uso della lingua e la
riscoperta di tradizioni orali, musiche, canti e preghiere.
Una comunità educante, che accoglie e raccoglie il proprio
passato per dargli nuove forme di vita affinché anche la lingua
resiana non vada perduta.
ARC/SSA/gg