Enti locali: Roberti, eliminati obblighi ingiusti per Comuni
"Nuova legge restituisce a sindaci possibilità di scelta"
Trieste, 19 dic - "L'approvazione di questa norma pone fine a
una serie di obblighi ingiusti imposti ai Comuni del Friuli
Venezia Giulia e restituisce ai sindaci la possibilità di
decidere quali sono i modelli organizzativi migliori per i propri
territori".
Lo ha dichiarato oggi a Trieste, in Consiglio regionale,
l'assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, dopo
l'approvazione della legge 32/2018 che, modificando la 26/2014,
ridefinisce l'assetto degli enti locali, in particolare per
quanto concerne le Unioni territoriali intercomunali (Uti) e
l'adesione ad esse delle amministrazioni municipali.
"Da oggi - ha evidenziato Roberti - i primi cittadini possono
scegliere in via esclusiva se aderire o meno alle Uti e anche di
uscirne se reputano che ciò sia nell'interesse dei cittadini. In
tale modo, i sindaci dovranno rispondere delle proprie scelte
solamente ai propri elettori e non a chi si trova in quel momento
alla guida della Regione".
L'assessore ha quindi spiegato che "si tratta di un cambio
epocale, perché nel dialogo tra Regione e Comuni si passa da un
improprio rapporto di forza a uno paritario, come deve essere,
per evitare conflittualità che poi si ripercuotono negativamente
sui cittadini. La Giunta e la Maggioranza credono fermamente
nell'importanza delle autonomie locali, dei territori e dei
Comuni che, attraverso questo atto, viene sancita per legge".
Roberti ha inoltre rimarcato che le modifiche apportate alla
normativa precedente consentono di ampliare le possibilità
offerte ai Comuni e anche il margine operativo delle Uti.
"In passato - ha affermato l'assessore - erano stati imposti
obblighi precisi in merito alle funzioni che avrebbero dovuto
essere obbligatoriamente svolte dalle Unioni e quali risultavano
invece facoltative, creando un irrigidimento che rallentava
l'operatività degli enti locali".
"Ora - ha spiegato - viene data la possibilità ai sindaci di
decidere autonomamente quali funzioni svolgere attraverso le Uti
e, di conseguenza, apriamo alla possibilità per questi enti di
erogare servizi aggiuntivi non previsti dalla norma precedente.
In tale modo - ha concluso Roberti - si realizza un modello
organizzativo migliore che garantisce ricadute positive per gli
utenti e risparmi per le autonomie locali".
ARC/MA/fc