Enti Locali: Roberti, stop a "sponsorizzazione" fusioni Comuni Fvg
Valvasone Arzene, 1 dic - "La Regione non è più disposta a
"sponsorizzare" la fusione dei Comuni come avvenuto in passato,
ragion per cui abbiamo azzerato questa voce di bilancio. Ora
sosterremo solo i processi che nascono perché sostenuti dal cuore
della popolazione".
Lo ha affermato l'assessore alle Autonomie locali Pierpaolo
Roberti partecipando quest'oggi a Valvasone Arzene al convegno
dedicato ai risultati e valutazioni relative alla fusione
amministrativa delle due comunità. Alla presenza del sindaco
Markus Maurmair, del presidente dell'Anci Mario Pezzetta, della
direttrice del dipartimento di Scienze giuridiche dell'università
di Udine Elena D'Orlando e del responsabile area innovazione del
consorzio dei Comuni trentini Walter Merlen, Roberti ha spiegato
in che modo la Regione intende mettere in atto il cambio di passo
rispetto a quanto attuato dall'amministrazione precedente.
"La nostra intenzione - ha detto l'assessore alle Autonomie
locali - è quella di accontentare la volontà dei territori a
patto che la scelta di fondersi sia frutto di una scelta
spontanea, popolare e che poggia su solide basi. Queste sono le
vere condizioni con le quali siamo disposti ad accompagnare il
loro percorso".
Roberti ha evidenziato che la precedente amministrazione
regionale aveva spinto sulla promozione della fusione investendo
molte risorse su questo settore. "Noi invece abbiamo deciso di
azzerare quella voce di bilancio; la realtà ci ha dimostrato che
quella strada, sostenuta dai fondi regionali destinati alla nuova
realtà comunale, si è rivelata un fallimento. Quando le scelte
sono state "pesate" attraverso le urne, in più circostanze la
volontà popolare ha contraddetto il disegno voluto dalla
precedente giunta. Per cui se è importante che su questo tema si
esprimano i Consigli comunali e la politica, è altrettanto vero
che il procedimento di fusione non può prescindere dalla volontà
popolare".
Secondo l'assessore regionale va quindi evitato l'errore politico
che prevede l'imposizione di un modello attraverso un forte
sostegno economico a favore di chi sposa la fusione, affinchè la
scelta decisa a tavolino trovi attuazione pratica. "Se questa
fosse la strada, si penalizzerebbero economicamente le
amministrazioni che invece, volontariamente, decidono di seguire
un altro percorso. La fusione deve infatti avvenire per creare un
ente in grado di gestirsi da solo e in maniera più efficiente e
non invece per una spinta finanziaria".
Roberti infine ha ricordato come in passato molti altri tentativi
di riforma degli enti locali siano rimasti sulla carta oppure non
abbiano avuto un seguito. "Oggi - ha detto l'assessore regionale
- la situazione è molto diversa rispetto a quella di 20 anni fa
in quanto ora ci sono a disposizione meno risorse e meno
personale. Pertanto le misure volte al cambiamento vanno
ponderate con grande attenzione altrimenti il rischio è che tra
cinque anni avremo tanti commissari perché non si riescono a
chiudere i bilanci".
ARC/AL/ep