Ferriera: Scoccimarro, in "L'ultimo calore d'acciaio" pagine di storia
Trieste, 27 gen - "Centoventitré anni di storia, emozioni,
battaglie, manifestazioni e politica non sono facili da
raccontare in poco più di un'ora: i punti di vista sono
molteplici e il docu-film proiettato oggi sulla ferriera ha
raccontato in maniera efficace una parte della storia degli
ultimi anni".
Lo ha commentato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente
e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro a margine della prima al
Trieste Film Festival del documentario "L'ultimo calore
d'acciaio", scritto da Francesco De Filippo e girato da Diego
Cenetiempo per raccontare la storia dell'ultracentenario
stabilimento siderurgico di Trieste, della sua dismissione e del
futuro che aspetta l'area di Servola.
"Spero - ha aggiunto Scoccimarro - che le assenze pesanti di
Regione, Ministero e associazioni come No Smog o il Comitato 12
dicembre meritino di essere raccontate magari in un sequel che
mostri anche come il progetto di riconversione avviato
dall'Amministrazione regionale il 28 agosto 2019 sia l'esempio di
quello sviluppo sostenibile in cui crediamo e che garantisce
equilibrio tra ambiente e salubrità con economia e lavoro".
Rispondendo alle domande del pubblico i due autori hanno ribadito
le scelte artistiche e narrative che hanno fondato il racconto di
"un trapasso da un tipo di macroeconomia in cui l'ingombrante
presenza della ferriera incombeva dal punto di vista acustico e
visivo, con riflessi molto severi sulla salute delle persone, ad
un'altra silenziosa, sostenibile: un grande 'mostro' che viene
divorato da piccole macchine e che lascerà un apparente vuoto, in
realtà un 'pieno' riempito da un altro genere di servizio".
Tra le scoperte involontarie di questo viaggio nella storia della
ferriera i due autori hanno rivelato quella emersa dalle
testimonianze raccolte tra i lavoratori. "Abbiamo toccato con
mano - ha affermato De Filippo - come una fabbrica sia un luogo
dove si addensa una cultura".
ARC/EP/gg