Giunta Fedriga: programma governo, finanze e patrimonio
Trieste, 29 mag - Dopo aver presentato le linee guida della
Giunta regionale in merito alle attività produttive il
governatore regionale, Massimiliano Fedriga, ha spiegato che "la
chiave di tutto rimane comunque la riduzione della pressione
fiscale. Vittima della sua natura di Regione di confine, il
Friuli Venezia Giulia paga più di altre aree del Paese lo
svantaggio di trovarsi due vicini quali Austria e Slovenia la cui
pressione fiscale, loro merito, risulta essere nettamente
inferiore alla nostra. Se le delocalizzazioni sono un pericolo da
scongiurare più in prospettiva che nell'immediato, impellente è
l'esigenza di rilanciare occupazione e investimenti: target che
si possono perseguire solo con misure importanti e risolutive".
Secondo quanto spiegato dal governatore "il traino all'economia
dovrà pertanto essere garantito da una riduzione dell'Irap, per
permettere alle imprese di avere un rapporto più agile con la
pubblica amministrazione e soprattutto di impiegare le risorse
resesi disponibili sull'innovazione e sull'assunzione di
personale, energizzando così il mercato del lavoro. Il taglio
delle tasse, abbinato alla sburocratizzazione, mirerà inoltre a
richiamare nuovi investitori, invogliando le imprese a puntare
sul Friuli Venezia Giulia in virtù di regimi fiscali agevolati,
penso a specifiche Zone Economiche Speciali Regionali,
prospettiva alla quale guardo con grande interesse, oltre
ovviamente ai Punti Franchi che già adesso rendono il Porto di
Trieste unico nel mondo".
Fedriga ha quindi chiarito che "la nostra Regione dispone per
legge di competenze che la rendono ancor più responsabile sulle
scelte politiche e gestionali: una fiducia che il Friuli Venezia
Giulia ha sempre ricambiato con estremo rigore sia in tema di
spesa pubblica che in termini di qualità nell'erogazione di
servizi ai cittadini. Fattori che tuttavia non sono stati
sufficienti a risparmiarci accordi al ribasso, che hanno privato
la comunità di ulteriori risorse oltre a quelle già cedute
precedentemente allo Stato centrale". Per il governatore "sarà
quindi essenziale riprendere le trattative con il Governo
centrale, finalizzate a riequilibrare il rapporto
funzioni-risorse, pesantemente intaccato, per circa 920 milioni
di euro solo nel 2018 tra accantonamenti e riserve, dalle manovre
statali susseguitesi nel corso degli ultimi anni, e a rivedere le
compartecipazioni, in modo da dare pieno riconoscimento ad una
specialità che non diventi solo nominale, ma che sia a tutti gli
effetti lo strumento per il rilancio del territorio".
Il governatore ha ribadito che rimane "di attualità il tema della
revisione dello Statuto, che dovrà essere adattato ai cambiamenti
socio-economici intervenuti nel contesto internazionale e a
quelli giuridico-istituzionali nazionali e continentali,
attraverso l'affermazione di quel principio pattizio che si pone
alla base del nostro rapporto con lo Stato. Anche in questo caso,
giocare la partita assieme ad altre Regioni non può che risultare
funzionale al conseguimento degli obiettivi. Un discorso che vale
per l'autonomia, ma anche per gli investimenti infrastrutturali
strategici e l'individuazione di spazi finanziari per specifiche
finalità di riqualificazione urbana".
ARC/MA/ep