Legalità: Fedriga, garantiamo chi investe e riduciamo i clandestini
Salvini: filtri antimafia e sulla frontiera 90 uomini in più
Trieste, 5 lug - I protocolli siglati oggi in Prefettura che
riguardano i porti "creano un sistema nel quale viene garantito
un investimento sano. Ciò vuol dire assicurare una competizione
basata sulle leggi, sulle norme e sulla legalità".
E' il senso dei due documenti firmati oggi sugli appalti e i
lavori pubblici negli scali di Trieste e Monfalcone esplicitato
dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga,
nel corso dell'incontro stampa svoltosi nel palazzo del Governo
con il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini,
presente il commissario di Governo, Valerio Valenti.
Se il ministro ha definito quella del Friuli Venezia Giulia una
"comunità ricca, trasparente e sana" in cui si contano una sola
interdittiva antimafia e un basso indice di confische, è anche
vero che "prevenire è meglio che curare" perché, ha ricordato il
ministro, "la criminalità segue il denaro" e quindi "la guardia
va tenuta alta". Il protocollo è stato firmato, oltre che dal
governatore e dal ministro dell'Interno, dal sindaco di Trieste,
Roberto Dipiazza, e dal presidente dell'Autorità di sistema
portuale del mare Adriatico orientale, Zeno D'Agostino.
Il tema della legalità, come è stato spiegato nell'incontro
stampa in Prefettura, viene perseguito sia nella vita economica
della comunità sia nel contrasto all'immigrazione clandestina.
A proposito del protocollo firmato sui rimpatri volontari
assistiti, sono stati evidenziati i numeri che riguardano
l'azione di repressione dell'immigrazione irregolare in Friuli
Venezia Giulia e l'entità dei migranti e richiedenti asilo a
carico della Regione.
"Abbiamo cominciato a dare risposte concrete attraverso i
controlli congiunti italo-sloveni iniziati durante questa
settimana", ha spiegato il governatore Fedriga. "Nel contempo
abbiamo messo in atto un potenziamento di forze per il
pattugliamento dei confini con 40 nuovi uomini che arriveranno
per l'emergenza estiva, ma è stato previsto un piano in base al
quale da qui a alla prossima primavera verranno inviate altre 37
unità, oltre le 12 già arrivate. Un aumento quindi di 49 unità
stabili a cui si sommano le altre 40 che andranno rafforzare
l'impegno nell'azione di contrasto agli ingressi irregolari nel
nostro territorio".
L'azione è dunque quella di potenziamento dei controlli anche con
l'impegno transfrontaliero. A tale proposito, Salvini ha chiesto
agli omologhi di Lubiana e Zagabria "di aumentare la
collaborazione in termini di uomini e mezzi" in modo da arrivare
a "pattugliamenti congiunti in territorio sia sloveno che croato"
per disinnescare la rotta balcanica.
Il vicepremier ha evidenziato alcuni numeri in particolare.
"L'anno scorso - ha detto - c'erano in accoglienza più di 180mila
persone che, a oggi, sono scesi a 108mila". Per quanto riguarda
le richieste di asilo, "le domande pendenti nel 2018 erano
135mila, ora sono 60mila, quindi più che dimezzate. Vogliamo
mantenere questo trend virtuoso", ha rilevato Salvini.
Nell'incontro stampa in Prefettura è stato chiarito un aspetto
qualificante del protocollo innovativo sui rimpatri assistititi
che conta sulla cifra di 5 milioni di euro. "Non solo si
riaccompagna il migrante nel Paese di origine - ha chiarito
Fedriga - ma lo si aiuta a ricostruirsi una dimensione
occupazionale nel territorio che ha abbandonato.
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