Morte Rinaldi: Roberti, Trieste e Fvg perdono politico di rango
Udine, 12 mar - "Trieste e il Friuli Venezia Giulia perdono uno
dei politici più rappresentativi del secondo dopoguerra. Dario
Rinaldi è stato un apprezzato assessore regionale all'Industria e
al commercio, alla Viabilità, ai Trasporti e porti e alle Finanze
e per tre legislature consigliere regionale; una volta lasciata
la politica attiva si è messo a disposizione
dell'associazionismo, lasciando così un segno anche per il suo
impegno civico".
Lo afferma l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, rivolgendo alla famiglia di Dario Rinaldi, morto a 86 anni, le condoglianze a nome dell'Amministrazione regionale.
Triestino, giornalista, già capo ufficio stampa della struttura informativa del Consiglio regionale, Rinaldi, formatosi nei movimenti cattolici, è stato dirigente diocesano della Gioventù cattolica e presidente della Fuci, diventando poi esponente di spicco della Dc giuliana. Per undici anni, dal 1967 al 1978 è stato consigliere e capogruppo del Comune di Trieste e dal 1978 ha ricoperto gli incarichi di assessore regionale sotto le Giunte guidate dai presidenti Antonio Comelli, Adriano Biasutti e Vinicio Turello.
Tra i fondatori dell'area di ricerca di Trieste, di cui fu consigliere di amministrazione, contribuì anche all'insediamento del Sincrotrone.
"Una volta lasciata la politica - ha osservato Roberti - non mancò di dimostrare il suo impegno nella vita associativa triestina: fu per quindici anni presidente della casa di riposo 'Ieralla', struttura per non autosufficienti di proprietà della diocesi, ed è stato a lungo a capo dell'Associazione Giuliani nel mondo, per cui negli ultimi anni ricopriva la carica di presidente onorario". ARC/EP
Lo afferma l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, rivolgendo alla famiglia di Dario Rinaldi, morto a 86 anni, le condoglianze a nome dell'Amministrazione regionale.
Triestino, giornalista, già capo ufficio stampa della struttura informativa del Consiglio regionale, Rinaldi, formatosi nei movimenti cattolici, è stato dirigente diocesano della Gioventù cattolica e presidente della Fuci, diventando poi esponente di spicco della Dc giuliana. Per undici anni, dal 1967 al 1978 è stato consigliere e capogruppo del Comune di Trieste e dal 1978 ha ricoperto gli incarichi di assessore regionale sotto le Giunte guidate dai presidenti Antonio Comelli, Adriano Biasutti e Vinicio Turello.
Tra i fondatori dell'area di ricerca di Trieste, di cui fu consigliere di amministrazione, contribuì anche all'insediamento del Sincrotrone.
"Una volta lasciata la politica - ha osservato Roberti - non mancò di dimostrare il suo impegno nella vita associativa triestina: fu per quindici anni presidente della casa di riposo 'Ieralla', struttura per non autosufficienti di proprietà della diocesi, ed è stato a lungo a capo dell'Associazione Giuliani nel mondo, per cui negli ultimi anni ricopriva la carica di presidente onorario". ARC/EP