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Polizia locale: Trieste, 4.500 giovani raggiunti da progetti educativi

Trieste, 27 apr - Sono 4.500 i giovani triestini delle scuole secondarie di secondo grado raggiunti dai progetti educativi sulla legalità realizzati dalla Polizia locale del Comune di Trieste in collaborazione con i servizi sociali, nell'ambito del programma sicurezza finanziato dalla Regione. I risultati dell'azione congiunta di istituzioni locali e scuole, Ministero dell'Istruzione (Miur), Automobile Club Italia (Aci) ed esperti di settore sono stati illustrati stamattina nel municipio di Trieste alla presenza dell'assessore regionale alle Autonomie locali e sicurezza. Per la Regione, che ha finanziato il programma di interventi della municipalità con 40mila euro, cui si sono aggiunti fondi comunali diversi, questo è uno dei risultati più importanti raggiunti investendo risorse pubbliche sulla promozione della "sicurezza integrata", un concetto - è stato detto - in cui la Regione crede molto. La sicurezza fornita dalle Forze dell'ordine deve trovare complementarietà nell'attività di altri soggetti che concorrono a contrastare illegalità e fenomeni di violenza anche psicologica. Guardando ai soli dati numerici relativi ai reati, il Friuli Venezia Giulia è un territorio sicuro ma ciò non ha distolto la Regione dall'impegno ad implementare la sicurezza percepita intesa come fattore di vivibilità. Fondamentale, come nel caso delle progettualità di Trieste, la collaborazione stretta con altri soggetti, quali l'area servizi sociali, che ha consentito di attivare percorsi di educazione ma anche di presa in carico e recupero rispetto a fenomeni di vandalismo, sicurezza stradale, bullismo e cyberbullismo, abuso di alcol o droghe. L'assessore ha anche annunciato l'imminente approvazione da parte della Giunta regionale del nuovo Programma sicurezza 2022 con uno stanziamento di 6,5 milioni di euro che andrà a coprire le esigenze dei corpi di Polizia locale, come gli impianti di videosorveglianza e, appunto, i progetti per contrastare violenza di genere, cyberbullismo, vandalismo. Dopo i saluti istituzionali e l'introduzione del vice comandante del corpo di Polizia locale di Trieste, i dettagli dei progetti educativi sono stati illustrati dalla direttrice di Aci Fvg, dall'ispettore capo e dall'assistente sociale del Comune, che hanno messo a sistema le professionalità acquisite all'interno della Polizia locale (con il nucleo soggetti deboli e il nucleo interventi speciali) e le specifiche competenze degli altri enti per fra fronte ai principali disagi e ambiti di diseducazione in cui si muovono i ragazzi. Nell'ambito della sicurezza stradale è stato rilevato che il 90 per cento degli incidenti avvengono per cause legate al comportamento umano, tra cui il primo fattore è la distrazione. Inoltre, un incidente su sei riguarda l'investimento di pedone. Nel 2021 a Trieste sono stati rilevati 1874 incidenti, di cui 744 con feriti e tra questi 135 pedoni. Sul terreno dei comportamenti illegali (spesso anche inconsapevoli) va evidenziato un incremento del 50 per cento degli eventi legati all'abuso di alcol e stupefacenti. Quanto ai fenomeni di violenza, anche online, i dati di Trieste sono in linea con quelli nazionali. Nella fascia tra i 13 e i 23 anni su dieci ragazzi quattro hanno subito violenza psicologica da parte di coetanei, quattro hanno subito atti di bullismo e due di cyberbullismo. L'argine alla deriva di queste situazioni, che se non intercettate e fermate per tempo causano conseguenze a lungo termine, è quasi sempre la capacità del gruppo di difendere i soggetti deboli e isolare i bulli, a loro volta vittime di insicurezza e fragilità sociali, economiche o emotive. ARC/SSA/al

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