Psr: Zannier, assicurare riconoscimento a specificità territoriali
Udine, 4 feb - Da un lato lo slittamento di un anno della
programmazione della Politica agricola comunitaria 2021-27 (Pac)
dall'altro la preoccupazione per l'introduzione del Piano
strategico nazionale (Psn) come strumento di programmazione che
unifica in un unico documento tutte le politiche agricole di un
Paese e impone l'amministrazione nazionale come unico
interlocutore della Commissione europea nel negoziato che segue
alla proposta del Psn da parte dello Stato.
Sono questi i due temi principali sollevati oggi a Udine, nella
sede della Regione, dall'assessore alle Risorse agroalimentari,
forestali e ittiche e alla montagna, Stefano Zannier, durante
l'apertura del percorso di consultazione locale sviluppato dal
Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 del Friuli Venezia
Giulia.
"Si è aperta la fase di concertazione con le categorie
interessate al Psr per il prossimo settennato: un percorso per
fare il punto sulla programmazione ormai in scadenza e volto a
definire le prospettive future del comparto agricolo,
agroalimentare e forestale regionale e, più in generale, dello
sviluppo delle aree rurali, abbozzando le prime necessità per il
futuro. La programmazione della Pac 2021-27 avrà uno slittamento
di un anno - ha spiegato Zannier -. A livello comunitario non
sono stati definiti, infatti, i regolamenti e le linee specifiche
e quindi avremo un anno di transizione in cui l'attuale programma
rimarrà in essere utilizzando quota parte dei fondi della nuova
programmazione, ovvero si applicheranno le regole vecchie usando
i fondi nuovi. Questo crea delle difficoltà di prospettiva con
l'incertezza sulle metodologie, considerando anche che la
Commissione europea punta ad avere un piano strategico unico
nazionale; non più quindi programmi regionalizzati con autorità
di gestione regionali, ma un piano strategico unico con la sola
autorità nazionale".
Una preoccupazione rilevante secondo Zannier, tenuto anche conto
che "le nostre realtà sono diversificate le une dalle altre - ha
precisato - e non poter contare su una gestione diretta della
fase di discussione con la Commissione europea comporta delle
complicazioni. Dovremo confrontare le nostre esigenze con quelle
di tutte le regioni italiane prima di arrivare ad un dialogo con
la Commissione europea".
"Nonostante lo scenario sulla nuova programmazione 2021-2027
presenti ancora un elevato livello di incertezza - ha chiarito
Zannier - abbiamo scelto di dare avvio a un percorso di confronto
e condivisione con il territorio. La Regione sta partecipando ai
lavori ministeriali propedeutici alla costruzione del piano
strategico nazionale previsto dalla bozza del pacchetto
legislativo europeo per la nuova Pac. Rispetto a questa
impostazione, l'intento è quello di assicurare il necessario
riconoscimento alle specificità territoriali e settoriali, nonché
alle esigenze di sviluppo locale della nostra regione".
Dal canto suo Giuseppe Blasi, capo dipartimento del ministero
delle Politiche agricole, alimentari, forestali, ha chiarito come
"la situazione odierna è dialettica nei rapporti con le Regioni,
considerando che l'attuale impianto ancora non soddisfa noi come
Paese e nemmeno le Regioni, perché il Piano strategico nazionale
su cui si innesta la futura politica agricola comune lascia poco
spazio alle Amministrazioni regionali sull'autonomia
programmatoria. La fase negoziale è finalizzata a recuperare
quell'autonomia programmatoria per calare puntualmente le misure
sui territori".
Fra le novità dell'incontro illustrate dall'Autorità di gestione
del Psr, Karen Miniutti, anche la presentazione del portale web
www.svilupporurale2030fvg.it, strumento di partecipazione che
consentirà di proporre un questionario a risposta chiusa nella
forma di consultazione on-line. Nel questionario sarà chiesto di
esprimere un giudizio di valore sugli obiettivi stabiliti per la
futura Pac. Seguiranno i quesiti più specifici destinati ai
soggetti a vario titolo coinvolti nel settore, relativi a macro
tematiche e mirati anche a comprendere se i fabbisogni
individuati nell'attuale programmazione 2014-2020 possano essere
considerati ancora attuali. Le consultazioni online verranno
chiuse il prossimo 4 marzo e seguiranno 4 tavoli tecnici.
"Le consultazioni saranno pubbliche e ci daranno modo di valutare
l'approccio e la percezione delle evoluzioni del mondo rurale
anche da parte di chi non appartiene al settore" ha spiegato
Miniutti, che ha fatto il punto anche sullo stato del Psr Fvg
2014-20 indicando come sul totale delle risorse del Psr, pari a
292,3 milioni di euro, quelle attivate sono il 96,4 per cento,
quelle impegnate si attestano al 93,7 per cento mentre la
percentuale dei pagamenti effettuati è del 43,2 per cento (126,3
milioni) e i bandi pubblicati sono 61.
Dopo un'attenta analisi e valutazione sia di quanto emerso dalla
consultazione online sia di quanto concretizzato durante i tavoli
tecnici è previsto un evento finale, da tenersi entro l'estate e
a carattere pubblico come quello iniziale, che sarà incentrato
sulla restituzione dei risultati del percorso e sulla
presentazione delle priorità strategiche regionali per il mondo
rurale del Friuli Venezia Giulia verso il 2030.
ARC/LP/ma