Commozione per la consegna a Trieste della reliquia del Beato Carlo I°
Lo so che con gli ultimi nefasti fatti accaduti in Francia, questo mio scritto potrà sembrare tratti un argomento troppo soft, ma penso che anche una manifestazione a cui ho partecipato sabato pomeriggio in quel della Cattedrale di S.Giusto, possa comunque interessare l’intera comunità triestina, sto parlando naturalmente della consegna della reliquia del Beato Carlo I° donata da S.A.I. Giorgio d’Asburgo Lorena alla chiesa simbolo della nostra città.(inalzato a Santo dal scomparso Papa Giovanni Paolo II° il 3 ottobre 2004)
Se devo essere sincero, (anche se tutti sanno la mia propensione verso gli Asburgo) è stata una cerimonia toccante sia per quanto riguarda la sua sollenità e sia per il discorso fatto dal nostro Vescovo Crepaldi, le omelie durante la messa naturalmente sono state redatte nelle tre lingue e cioè quella italiana,tedesca e slovena.
Presenti come in tutte le commemorazioni i labari della città di Trieste (naturalmente quelli della Trieste asburgica) un manipolo di persone in divisa dell’epoca e per l’occasione la Presidente della Provincia)
Dopo la consegna e la relativa benedizione della reliquia in molti si sono apprestati a fare la comunione, (tra questi sia il Principe Giorgio che i tre figli) poi alla fine della messa l’organo della chiesa di S.Giusto intonava l’Inno degli Asburgo (Serbi dio l’ Austriaco regno.....) e cosa molto gradita da tutti, il Principe su richiesta ha gentilmente firmato la brochure che molti avevano con se e che era stata consegnata all’inizio della funzione.(anch’io ho avuto l’onore di averne una autografa)
Poi con un lungo applauso gli intervenuti si sono congedati dal Principe che a sua volta prima di risalire nella vettura predisposta dal Comune, ricambiava il loro gesto con un prolungato ed affettuoso saluto.
Concludo il tutto con la speranza che S.A.I. Giorgio d’Asburgo torni presto a trovarci (magari con qualche bella notizia sull’agoniato Parco di Miramare) e con un sincero grazie per aver donato alla sua Trieste (che lui ama veramente) questa preziosa reliquia che sarà un ulteriore perla da aggiungere per chi vorrà venirci a trovare in futuro.
Fabricci Paolo