La regione istituisca un fondo e anticipi i rimborsi ai soci Coop in stato di neccesità .
Leggendo Il quotidiano locale : "La Regione anticipi i rimborsi ai soci Coop " del 27 aprile non si può che condividere la presa di posizione oserei dire …- finalmente - del consigliere regionale Bruno Marini quando chiede alla Regione di pensare da subito affinché i titolari a basso reddito di libretti delle Coop operaie (congelati da ottobre 2014 e per i quali il piano concordatario del commissario Maurizio Consoli prospetta una restituzione dell'81,38%, indicativamente entro l'anno) possano incassare immediatamente il rimborso dalla Regione stessa. Spesso seguo da un emittente privata al mattino le trasmissioni di denuncia , richieste approfondimenti su un determinato argomento ecc. ma le Coop sono quasi quotidianamente citate . Fa davvero star male quando quella signora Giovanna che giustamente pretende TUTTI i suoi soldini messi alle Coop per farsi , udite udite ….una dentiera ! O altre persone sempre per spese mediche o aiutare il figlio che ha perso il lavoro . Marini insiste «Questo intervento non sarebbe mica estendibile a tutti i prestatori in attesa, ma solo a quella parte in grado di certificare una condizione di improrogabile necessità e rientrante in determinati parametri, individuati entro una certa soglia di reddito».Condivido ! Migliaia di concittadini si vedono privati della possibilità di utilizzare il proprio denaro, frutto di sacrifici sudore e lavoro; in taluni casi i risparmi di una vita... Una tragedia quella delle Coop di proporzioni enormi, ma che "pare" messa in un angolo e "volutamente" dimenticata. Diciasettemila risparmiatori, Settecento posti di lavoro ed un patrimonio della città ad un passo dal baratro (peraltro già in "svendita" con tutti i suoi immobili per cercare di salvare la barca che affonda...). Credo che questa sia, ad oggi, la vera emergenza di cui la politica deve occuparsi a Trieste. Chiude infine il consigliere Marini avanzando una proposta subitanea alla Regione che si muova la giunta: «Abbiamo verificato, per la costituzione di un fondo apposito non serve un atto legislativo ma ne è sufficiente uno amministrativo». Una delibera giuntale, insomma. «Se poi la giunta dovesse verificare che è invece necessario un passaggio legislativo - mette le mani avanti Marini - se c'è la volontà di fare una norma con la procedura d'urgenza la si può approvare in dieci giorni». I cittadini sempre più impazienti attendono risposte, le mosse della politica ;presidente Serracchiani se non ora quando ?
Claudio Visintin