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Svista o scelta estetica?

Nuove maglie Unione, manca il marchio e tra i tifosi scoppia il caso

Numerosi tifosi hanno notato l'assenza dello storico marchio, su tutti il presidente del Centro di coordinamento, Sergio Marassi

TRIESTE - Qualcuno se n'è accorto già durante la grande festa. Su tutti Sergio Marassi, presidente del Centro di Coordinamento, che anni fa e per conto dei tifosi rossoalabardati decise di acquistare lo storico marchio della Triestina. La scrittura privata tra il Cc e i nuovi vertici dell'Unione sembra non sia stata ancora siglata (anche perché come riferito dallo stesso Marassi ieri, la Triestina ha firmato la sua parte ma il Cc no), e Marassi potrebbe decidere di salire in sede già durante la mattinata di oggi 1 settembre, per chiedere spiegazioni in merito. Ma qual è il problema? 

Al di là della Storia e della tradizione, molti tifosi hanno notato che sulle maglie da gioco manca lo scudetto dei greghi. C'è un'alabarda, stilizzata e di grande impatto, che però non rappresenta il marchio storico della società, bensì lo stemma della città. Insomma, azzardando ma neanche tanto il paragone, sarebbe come se le grandi squadre della serie A giocassero senza lo storico simbolo. Immaginate cosa potrebbe scaturire, a livello di tifoseria. Tuttavia il marchio viene utilizzato in altri contesti. Che sia solamente una questione di estetica? Vedremo. 

La notizia è in aggiornamento

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