Alitalia taglia fuori Ronchi, perché il pressing sul governo è controproducente per la Regione
C'è veramente da sperare che il negoziato tra Trieste Airport e Alitalia si concluda positivamente in sede “tecnica” e che il volo Ronchi-Roma venga ripristinato con il mese prossimo. Viceversa l’annunciato “pressing” sul governo perché faccia pressione su Alitalia può rivelarsi controproducente, non solo per Alitalia ma anche per la Regione, e questo soprattutto se il ripristino del volo fosse poi rivendicato come un successo politico di tale azione.
Alitalia sta vivendo l’ennesima fase delicata e il suo destino è appeso a un filo. Per superare l'esame della Commissione europea (che subisce la pressione delle altre compagnie aeree) deve dimostrare, oltre alla discontinuità con l’amministrazione straordinaria, di essere gestita esclusivamente con criteri imprenditoriali, ovvero fare solo scelte finalizzate a realizzare utili, a medio termine se non immediatamente.
Come conseguenza il ripristino del collegamento Ronchi-Roma deve essere condizionato ad una credibile prospettiva di redditività. Se tale prospettiva è dimostrabile Alitalia sbaglia a non assicurare il collegamento, altrimenti semplicemente non può e non deve farlo. Infatti, se dovessero emergere indizi convergenti di “controllo” del governo sulle scelte di Alitalia, il destino di quest’ultima sarebbe quasi certamente segnato: fallimento e cessione all’asta dei suoi “asset” (e mobilità per tutto il personale).
Quanto alla Regione, la definitiva uscita di scena di un importante concorrente consentirebbe a qualche compagnia low-cost di acquisire una posizione di quasi monopolio e quindi di diventare in breve molto meno “low-cost”. Non converrebbe piuttosto mettere in concorrenza fin d'ora tutte le compagnie potenzialmente interessate (ovviamente a rigorosa parità di condizioni), verificando preliminarmente se qualcuna sia disposta ad assicurare il collegamento senza finanziamenti pubblici e, in caso negativo, affidando il servizio a quella che chiedesse il minor contributo, magari inversamente proporzionale al coefficiente di riempimento dei voli (ovvero contributi ridotti all'aumentare dei passeggeri a bordo, fino ad annullarsi in caso di voli pieni)?