Ambiente: buone pratiche per contrastare piante invasive
Udine, 3 mag - Sono 336 le specie di flora esotica presenti sul
territorio regionale di cui 37 invasive; fra le buone pratiche
per contenerne la diffusione, vi è una corretta gestione del
territorio favorendo ad esempio forme di agricoltura di tipo
estensivo con modelli di campo chiuso (siepi, alberature) o
colture permanenti come i prati stabili e un'informazione
puntuale ai cittadini per orientarli a scegliere piante autoctone
o comunque specie esotiche non invasive.
E' quanto emerso, oggi nella sede della Regione a Udine, in
occasione della presentazione pubblica dei risultati della
ricerca sulle specie vegetali esotiche in Friuli Venezia Giulia,
con particolare riferimento a quelle invasive. Lo studio è stato
condotto nel 2017 dal museo Friulano di storia naturale di Udine
con i servizi paesaggio e biodiversità della Regione e
Fitosanitario dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale
(Ersa).
Per prevenire l'ingresso e gestire le specie vegetali estranee al
territorio, come è stato illustrato da Anna Carpanelli della
Regione Fvg e da Marco Valecic di Ersa che hanno presentato le
linee guida e gli strumenti operativi per la prevenzione,
eradicazione e contenimento, servono misure di tipo normativo,
organizzativo con l'istituzione di un gruppo di lavoro
interdirezionale che si occupi specificamente di flora invasiva
esotica, e formativo con corsi mirati per i controlli sul
territorio rivolti al personale regionale e agli operatori
impiegati negli interventi pratici di lotta alle piante aliene.
Accanto a queste azioni è necessaria un'informazione ai cittadini
per indirizzarli, ad esempio, all'uso di tipi di flora adatti per
il verde privato suggerendo l'utilizzo di specie autoctone o
alternative.
I lavori, introdotti da Pierpaolo Zanchetta del servizio
Paesaggio e biodiversità della Regione e da Giuseppe Muscio,
direttore del museo Friulano di storia naturale, hanno messo in
evidenza la potenziale minaccia delle specie vegetali alloctone
alla biodiversità, all'ecosistema e al benessere dell'uomo. Da
qui la necessità di contrastarne la diffusione attraverso una
gestione programmata e ottimizzata degli interventi e delle
risorse disponibili oltre che l'importanza di definire uno
specifico piano d'azione regionale.
In quest'ottica, la Regione ha stipulato un accordo di
collaborazione con il museo Friulano di storia naturale che ha
previsto l'aggiornamento della check-list delle specie vegetali
esotiche sul territorio, l'analisi delle principali cause della
loro diffusione e le linee guida per la futura gestione delle
specie invasive per prevenire l'ingresso di nuove entità e
limitare il più possibile la propagazione di quelle già presenti.
Oltre all'aggiornamento della check-list, sono stati elaborati 5
sotto elenchi contenenti la lista delle specie di rilevanza
unionale, per le quali è obbligatorio l'intervento così come
previsto dal regolamento dell'Ue 1143/2014 (8 specie in Fvg), di
warning list (4 specie unionali presenti nei territori contermini
al Fvg e non ancora diffuse in regione che vanno sorvegliate), le
specie particolarmente pericolose per la salute (3 in regione,
ovvero Ambrosia artemiisifolia, Senecio inaequidens e Heracleum
mantegazzianum), una lista di sorvegliati speciali che hanno un
potenziale rischio di aumento di invasività e pericolosità (74
specie non ancora invasive ma da monitorare) ed infine, la lista
nera (37 specie invasive molto diffuse).
ARC/LP/ppd